Una Pasqua spiacevole per il manager della Asl Thomas Schael. Il commercialista Raffaele Felice, ex presidente dell’organo di controllo della Asl ed ex presidente della onlus Associazione diabetici, ha presentato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Vasto, una denuncia contro di lui per la chiusura silenziosa del Centro Diabetico di Gissi.
Nella denuncia Felice accusa il manager anche di omissioni per la prevenzione dei contagi e mancate precedenze alle categorie fragili, in netto contrasto alle disposizioni del Ministero della Salute.
“Sono stato obbligato”, scrive Raffaele Felice “dopo che da oltre 4 mesi, non ho mai avuto una risposta dalla ASL e dalla Regione. A tal proposito ho intenzione di integrare la denuncia estendendola anche all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì e al presidente della Regione, Marco Marsilio”.
I diabetici del Vastese da un anno sono preoccupati perchè il centro di diabetologia di Gissi è stato ridimensionato, i tempi di attesa per le visite di controllo sono lunghissimi e in più la patologia rappresenta un alto rischio di contagio del Covid 19.
“All’1 aprile” prosegue Felice “la percentuale dei vaccinati della categoria fragili è del 2,8%. Invito tutti i sindaci del territorio ed in particolare il sindaco di Vasto, Francesco Menna a protestare in difesa della salute dei loro cittadini. La mancanza di risposte è inquietante. Nella denuncia che ho consegnato alla Procura ho sottolineato 4 mancanze: grave omissione in atti d’ufficio per non aver inserito le categorie fragili nelle priorità della destinazione dei vaccini, grave omissioni per non aver fatto nessuna azione per la riduzione dei rischi sui contagi su tutto il territorio della provincia di Chieti e del Vastese, grave omissioni per non aver deliberato atti di sua esclusiva competenza, in relazione alla erogazione di alcuni servizi assistenziali, in stretta correlazione con l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia; ingiustificata chiusura del Centro di Diabetologia del presidio ospedaliero di Gissi, senza dare comunicazioni in merito, rendendo ancora più difficoltoso l’assistenza nei confronti dei pazienti diabetici”.
Paola Calvano