Si avvicina una altra estate e la grande sete di tutti i cittadini vastesi sembra trovare un inaspettato sollievo nella recente notizia dell’avvenuto perfezionamento della autorizzazione al riempimento – fino ai 2/3 della capienza massima – dell’invaso della diga di Chiauci, per un totale di 8 milioni di mc, utilizzabili per calmierare la arsura estiva. Ciò è beneagurante.
Ma non potranno bastare le sole affermazioni gioiose di amministratori regionali e comunali, se non si da corpo ad atti urgenti, concreti e consequenziali.
Occorre, infatti, aumentare la dotazione potabile del nostro territorio, estraendola dai fabbisogni agricoli ed industriali, utilizzando bene il potabilizzatore ARAP di San Salvo (senza farne uno nuovo a Casoli), che potrà essere rifornito dalla maggiore acqua proveniente dalla diga di Chiauci ed usato, previo collegamento delle condotte idriche , fino ai serbatoi di Montevecchio, di Colle Pizzuto e di Sant’Antonio Abate, per aggiungere acqua, durante la estate o durante possibili rotture del collettore principale.
Questa operazione va accelerata e va realizzata immediatamente, secondo i programmi già avviati dalla Sasi ,ma che devono essere conclusi prima possibile: se gli amministratori vastesi ci avessero dato retta nel corso di questi anni e avessero seguito il suggerito adempimento, le condotte di collegamento sarebbero già disponibili e 70/80 litri secondo aggiuntivi si potrebbero veicolare verso i nostri serbatoi, spesso riforniti in maniera insufficiente. Bisogna correre. Nello stesso tempo, lo ripetiamo ancora:
– andrà messo in funzione il serbatoio esistente a Ponte Moro, ancora non attivato, per evitare il rilancio sulla condotta premente della acqua da Monteodorisio verso il Medio vastese e consentire un arrivo di maggiore acqua verso Vasto e San Salvo ;
– andranno ripulite e riattivate le sorgenti del Sinello per ridurre la dipendenza del Medio vastese dalle acque del Verde , in modo da aumentare la dotazione idrica verso la costa ;
– andranno utilizzate ulteriori risorse del Bilancio Sasi , per il continuo monitoraggio e la riduzione delle perdite della rete distributiva della Città del Vasto, anche nelle zone protette .
Poi sarà possibile occuparsi delle altre problematiche della gestione più ampia della Sasi – i cui dipendenti vanno ringraziati per l’impegno che ci mettono quotidianamente – , senza dormire in attesa dell’esito incerto delle vaghe ricevute promesse , ma vigilando attentamente , sui tempi e sulle procedure in corso .
Questo programma si può realizzare.
Il Nuovo Faro si batterà per farlo con il sostegno dei cittadini.
In attesa , il Sindaco di Vasto e la sua “sinistra” amministrazione , si facciano rendicontare dal CdA di Sasi e vengano in Consiglio Comunale a dire quello che hanno fatto, senza dimenticare che la stagione estiva è alle porte e che i guai da insufficienza idrica del nostro territorio si potrebbero riprorre , aggravati dal persistente stato pandemico che rende l’acqua potabile , ancora più indispensabile .
Il Nuovo Faro di Vasto – Edmondo Laudazi