Speravamo potesse passare presto il tempo di restrizioni della pandemia, ma anche quest’anno la festa di San Vitale, nostro patrono, sarà vissuto con tante limitazioni.
In questi giorni leggevo: “In Italia e anche in altri Paesi folle devote riempiono, ogni tanto, con fervore le piazze e grandi occasioni rituali destano il momentaneo interesse della gente e dei media, ma le chiese si svuotano ogni giorno di più, i sacramenti come il battesimo e il matrimonio religioso cadono sempre più in disuso e soprattutto sparisce la cultura cristiana …”
Quest’anno ricordiamo anche il 7° centenario della morte di Dante che morì a Ravenna dove era stato martirizzato e sepolto San Vitale.
Il Papa nella Lettera Apostolica CandorLucisAeternae dice: «Egli diventa così l’esule. il “pellegrino pensoso”, caduto in una condizione di «dolorosa povertade» (Convivio, I, III, 5) che lo spinge a cercare rifugio… Nelle parole di Cacciaguida, antenato del Poeta, si percepiscono l’amarezza e lo sconforto di questa nuova condizione: «Tu lascerai ogne cosa diletta / più caramente; e questo è quello strale / che l’arco de lo esilio pria saetta. / Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui, e come è duro calle / lo scendere e‘l salir per l’altrui scale» (Par. XVII, 55-60)… Dante, dunque, rileggendo soprattutto alla luce della fede la propria vita, scopre anche la vocazione e la missione a lui affidate, per cui paradossalmente, da uomo apparentemente fallito e deluso, peccatore e sfiduciato, si trasforma in profeta di speranza.» (CandorLucisAeternae 2-3)
Ogni persona, ogni comunità vive nel tempo alcuni ritmi e vicende nelle quali trova il senso più profondo per continuare a definirsi come tale. Così è per le feste patronali. Abbiamo bisogno di approfondire la memoria perché il domani non sia vuoto. Non recidiamo le radici ma non mortifichiamo neppure i rami. E ciò perché in tutti cresca il desiderio della scoperta del senso vero della festa, senza ricorrere a sfarzo e esteriorità ma crescano in tutti la fede e non il devozionismo al patrono della nostra San Salvo.
(Don Raimondo Artese, parroco della chiesa San Giuseppe)
Questo il programma della festa:
Dal 19 aprile alle 8.30 e alle 17.30: Novena a San Vitale al termine delle celebrazioni
Domenica 25 aprileore 10.00 e ore 11.30 S. Messa in Piazza
Benedizione delle Sagnitelle da realizzare in Famiglia
Martedì 27 aprileore 18.30 S. Messa – Benedizione dei Taralli da fare in famiglia
Mercoledì 28 aprile:
- ore 8.30 Messa
- ore 10.30 S. Messa
- ore 17.00 La statua di S. Vitale, passerà per le strade cittadine su un’auto
- ore 18.30 S. Messa
Tutti gli eventi saranno trasmessi sulla pagina Parrocchie3.1. Postate le vostre foto con #sanvitale2021
Un saluto dal Parroco e dal Comitato Feste San Vitale