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A Chieti aperta la nuova rianimazione

Alta tecnologia, attrezzature all’avanguardia in una superficie di oltre mille metri quadrati e stanze a pressione differenziata per isolati e infetti: sono le caratteristiche della terapia intensiva aperta all’ospedale di Chieti a conclusione del secondo lotto dei lavori, finanziati dalla Regione Abruzzo per un milione e 600 mila euro nell’ambito degli interventi previsti per il potenziamento della rete Covid-19.

Con il completamento degli ultimi sette posti letto e una dotazione complessiva di 18 posti, la nuova rianimazione è da oggi totalmente operativa e ha ricevuto ieri mattina la visita dell’assessore regionale alla salute, Nicoletta Verì, accompagnata dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael.

Erano presenti anche Angelo Muraglia, direttore sanitario aziendale, Fernando Di Vito, responsabile della direzione medica di presidio, Salvatore Maggiore, responsabile della rianimazione, e Filippo Manci, direttore dell’unità operativa investimenti e patrimonio.

“Un lavoro eccellente” lo ha definito Nicoletta Verì, sottolineando la qualità tecnica dell’opera e dell’assistenza che potrà offrire ai ricoverati: “Abbiamo concluso gli interventi di potenziamento per la risposta Covid-19 all’ospedale di Chieti – ha precisato l’assessore – ma questa terapia intensiva guarda a una prospettiva ben più lontana e a pazienti affetti da altre patologie che potrà accogliere quando ci saremo liberati del virus”.

Ubicata all’11° livello della palazzina M, la nuova terapia intensiva è stata realizzata utilizzando soluzioni all’avanguardia sotto il profilo delle attrezzature e degli impianti. Il reparto è dotato di due centrali di monitoraggio che permettono il controllo a distanza dei pazienti, sorvegliati attraverso una telecamera ad alta definizione collocata sopra tutti i letti, in un ampio open space. Un setting speciale è riservato ai malati infetti o che hanno necessità di essere isolati, attraverso stanze a pressione positiva o negativa a seconda delle necessità dettate dalla patologia.

“Abbiamo utilizzato al meglio le risorse attribuite dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in qualità di soggetto attuatore per il coordinamento delle attività relative all’emergenza sanitaria – ha affermato Thomas Schael – dando alla rianimazione i mezzi adeguati alla richiesta di cure espressa dai nostri cittadini. Speriamo di poter superare l’emergenza definitivamente, così da riportare attenzione e programmazione su altri temi e altre necessità assistenziali dei nostri ospedali, che non possono restare senza risposta. L’obiettivo della direzione è valorizzare le tante professionalità che abbiamo a disposizione e che durante questo terribile anno hanno sacrificato spazi e prestazioni per far spazio ai malati Covid-19. Con tutti loro dobbiamo costruire percorsi, sempre in stretta collaborazione con l’università, che permettano di qualificare ulteriormente la nostra offerta, con piena gratificazione anche degli stessi professionisti”.

I lavori della rianimazione, per la complessità degli interventi strutturali da realizzare, ha richiesto l’impiego di squadre esperte, alle quali la direzione ha espresso un ringraziamento per l’impegno profuso. L’opera è stata realizzata dalle imprese A.B.P. Nocivelli spa, Gionatan De Rosa srl di Francavilla al Mare, Time e Rivoira.

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