“L’area interessata al progetto South Beach è oggetto di tutela sia sotto l’aspetto archeologico, in quanto attraversato dal tratturo L’Aquila-Foggia, sia sotto l’aspetto paesaggistico”. La Soprintendenza per l’archeologia, belle arti e paesaggio del Molise boccia il mega insediamento turistico al confine con l’Abruzzo e ricorda che il sito individuato è sottoposto ad una serie di vincoli.
“Le modalità di tutela e di valorizzazione consistono nella conservazione, miglioramento e ripristino delle caratteristiche costitutive degli elementi”, scrive la Soprintendenza, “con mantenimento dei soli usi attuali compatibili”.
Insomma, uno stop per il progetto immobiliare da tre miliardi di euro per cinque milioni di metri cubi di cemento su 150 ettari di costa adriatica, fra la foce del fiume Trigno (corso d’acqua che segna il confine tra Molise ed Abruzzo) e la foce del torrente Mergolo. South Beach prevede la realizzazione di 17 ville di lusso, 11 delle quali sul mare, 25 palazzi da 8 piani, 22 da 10 piani e altri 25 da 12 piani, oltre a 200 ristoranti, 4 alberghi da 8 piani per un totale di 25mila metri quadrati, un grande centro commerciale, un auditorium, centri benessere, cliniche estetiche e altri centri specialistici.
L’iter è stato comunque avviato e c’è molta attesa per il tavolo tecnico che la Regione Molise ha deciso di istituire su richiesta del comune di Montenero di Bisaccia. L’amministrazione del piccolo centro costiero guidata dalla sindaca Simona Contucci (la stessa che quando era assessore all’ambiente si fece parte attiva per la istituzione della riserva Foce Trigno), sembra guardare con favore al progetto che al momento ha incassato un coro di no, tra cui quello della Soprintendenza. Ma siamo solo all’inizio.
Anna Bontempo (Il Centro)