Utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale per individuare le falle nella rete idrica e riparare le condotte senza dover scavare, risparmiando così enormi disagi ai cittadini. La proposta è emersa durante la video-conversazione pubblica promossa da Italia Nostra del Vastese e condotta da Franco Scarabelli, sul tema “Preservare l’acqua potabile e l’ambiente: il contributo delle nuove tecnologie”.
“Si è tentato di arrivare ad una prima sintesi tra le istanze della tutela ambientale ed il soddisfacimento dei bisogni idrici umani”, spiega il presidente Davide Aquilano, “la necessità di preservare due grandi risorse come l’acqua potabile e l’ecosistema in generale, rende doveroso per chi deve gestire un servizio vitale come l’erogazione dell’acqua e lo smaltimento e la depurazione degli scarichi umani, svolgere il servizio nella maniera più efficace e rispettosa delle risorse e dell’ambiente. Per questo un grande aiuto può venire dalla conoscenza e dall’utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale per individuare percorsi e stato di conservazione delle reti di distribuzione e scarico e per programmarne la manutenzione con quei sistemi e tecniche diffusi, normati e conosciuti, che consentono di rinnovare o installare le condotte senza dover scavare, risparmiando così enormi disagi ai cittadini, veri proprietari dei servizi.
Come ormai assodato le tecnologie senza scavi sono talmente diffuse in Europa ed in Italia che ci si chiede perché non se ne preveda ancora l’utilizzo ampio e programmato anche nel nostro territorio e nelle nostre città”.
Tanti i vantaggi: nessuna interferenza con la viabilità e le normali attività cittadine, minor impatto ambientale e maggiore efficienza di realizzazione.
Anna Bontempo (Il Centro)