Per contrastare “il calo registrato negli ultimi anni delle superfici coltivate a biologico e per una maggiore salvaguardia del contesto ambientale”, l’Assessorato regionale abruzzese all’Agricoltura ha promosso un bando che prevede un finanziamento di 2,5 milioni di euro a sostegno delle aziende che si occupano di agricoltura biologica.
La misura dal titolo “conversione e mantenimento dell’agricoltura biologica, è contenuta nell’ambito del Piano di sviluppo rurale (Psr Abruzzo) 2014-2020: è rappresentata da due sotto-misure, la conversione (500mila euro) e il mantenimento (2 milioni). Il bando è stato pubblicato il 23 aprile scorso: il termine della presentazione delle domande è fissato per il prossimo 17 maggio.
Potranno partecipare al primo intervento “conversione in pratiche e metodi di agricoltura biologica” le nuove aziende che introducono per la prima volta e notificano a un organismo di certificazione la richiesta di adottare i metodi dell’agricoltura biologica, al secondo “mantenimento di pratiche e metodi di agricoltura biologica”, le aziende storiche già inserite nel sistema di certificazione, secondo una stima dell’assessorato circa 400.
“Stiamo lavorando per promuovere l’adozione del metodo di agricoltura biologica, settore strategico per noi, fornendo sostegni a “vecchie” e nuove aziende. In particolare, visto il calo nelle colture biologiche, abbiamo promosso un bando che risponde alle esigenze di continuare a sostenere le aziende che hanno ultimato i loro impegni quinquennali nel 2020 e possono continuare ad usufruire dei premi previsti dall’intervento sul mantenimento dell’agricoltura biologica, nonché di soddisfare le esigenze delle aziende che intendono introdurre il metodo dell’agricoltura biologica – spiega il vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente.
La misura favorisce e incentiva la diffusione del metodo di produzione biologica che rispetta i sistemi e i cicli naturali, mantiene e migliora la salute dei suoli, delle acque, delle piante e degli animali e l’equilibrio tra di essi; assicura un impiego responsabile dell’energia, delle risorse naturali quali l’acqua e il suolo; contribuisce al mantenimento di un alto livello di diversità biologica e della sostanza organica e al contenimento delle emissioni in atmosfera di inquinanti provenienti dall’attività agricola.