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Trattori sulla spiaggia antistante il biotopo costiero, De Sanctis (Soa): “Lì nidifica il fratino”

Effettuano lavori di livellamento della spiaggia con mezzi meccanici a ridosso delle dune, nell’area interessata alla nidificazione del fratino, nella zona antistante il biotopo costiero. La Soa (Stazione ornitologica abruzzese) lancia di nuovo l’allarme e con un esposto inviato alla Guardia costiera, ai carabinieri forestali, all’ufficio parchi della Regione, alla Soprintendenza archeologica, al Ministero dell’Ambiente e a Legambiente (che gestisce il sito), chiede che vengano individuati i responsabili e presi gli opportuni provvedimenti sanzionatori.

L’area interessata è il sito di interesse comunitario “Marina di Vasto” , a sud della foce del torrente Buonanotte, in territorio di San Salvo.

“Durante recenti sopralluoghi svolti nel tratto di litorale, finalizzati al monitoraggio del Fratino, abbiamo notato lo svolgimento di lavori di livellamento della spiaggia con passaggio di mezzi meccanici”, è la ricostruzione fornita da Augusto De Sanctis, consigliere della Soa, “tale intervento ha interessato in parte il piede della duna, come è evidente dallo scalino di una trentina di centimetri rinvenibile per alcune decine di metri, e poi tutta la parte antistante la duna determinando l’asportazione del materiale spiaggiato, anche di origine naturale, e la completa alterazione del substrato rispetto alla condizione naturale. Inoltre parte del materiale risulta ammucchiato. La zona antistante le dune è fondamentale per la riproduzione del fratino, i cui nidi, realizzati proprio tra il materiale spiaggiato, si rinvengono in larga parte proprio nella porzione antistante le dune. Pertanto lavori di questo genere determinano la totale o quasi totale asportazione del materiale (anche naturale), peggiorando notevolmente l’idoneità ambientale per una specie sempre più minacciata e per la quale gli stati hanno precisi obblighi per la conservazione delle aree di riproduzione sulla base di quanto disposto dalla direttiva 147/2009/Ce “Uccelli”. Inoltre il taglio al piede della duna”, prosegue De Sanctis, “danneggia la stessa nella porzione in cui vivono le piante annue (Silene colorata e altre), fondamentali  per la dinamica della duna stessa e per la sua conservazione e ferma la sua naturale evoluzione e, quindi, i processi ecologici e geomorfologici propri di tali ambienti”.

Nel ricordare che le attività di pulizia meccanica delle spiagge in cui è stato osservato il fratino è vietata dopo il 15 marzo, De Sanctis invita le autorità preposte ad intervenire.

Anna Bontempo (Il Centro)

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