Prima di procedere al taglio dei pioppi lungo la pista ciclabile che costeggia la riserva Marina di Vasto sono necessari ulteriori approfondimenti tramite uno studio sull’impatto che l’abbattimento degli alberi potrebbe determinare sugli habitat oggetto di tutela. A queste conclusioni è giunto il dirigente comunale Stefano Monteferrante che ha accolto, in buona sostanza, le osservazioni presentate dalle associazioni, allarmate per il ventilato abbattimento di un numero consistente di pioppi presenti nella riserva.
Alberi che, stando alla relazione del forestale Francesco Marsico, rappresentano un rischio per i fruitori della pista ciclopedonale per il “grado di criticità elevato”. Le piante candidate al taglio, in seguito ai sopralluoghi effettuati secondo il metodo Vta (valutazione visiva), sono circa 85, delle 157 complessive presenti lungo la pista ciclabile. Circostanza che aveva allarmato non poco il Wwf, associazione che insieme a Legambiente e a Iaap (Istituto abruzzese aree protette) gestisce la riserva Marina di Vasto a titolo gratuito. E che ora plaude al provvedimento del dirigente.
“Constatiamo con soddisfazione che il Comune ha deciso di seguire la giusta procedura effettuando il completo iter della valutazione di incidenza ambientale (Vinca), come richiesto già dal primo momento anche dalla nostra associazione”, commenta Filomena Ricci, delegata regionale Wwf, “quella proposta è infatti l’unica modalità per valutare con approfondimento e oggettività l’impatto che l’intervento di taglio può causare alle specie e agli habitat protetti dal sito natura 2000 e alla riserva Marina di Vasto. La nostra speranza è che vengano anche valutate tutte le alternative possibili all’abbattimento”, conclude Ricci.
Contro il taglio dei rigogliosi pioppi avevano presentato le loro osservazioni anche l’Arci e il Gruppo Fratino di Vasto, osservazioni che sono state ritenute “condivisibili” dal dirigente comunale.
Le associazioni avevano rilevato alcune criticità non sufficientemente valutate, in particolare per quanto attiene alle presenze ornitiche, sulle quali ritengono che l’impatto degli interventi non può non essere significativo. Avevano inoltre contestato la tempistica dei lavori prevista dal 15 marzo al 15 luglio ritenendola incompatibile ed inconciliabile con le nidificazioni.
A conclusioni diametralmente opposte era giunto invece l’agronomo incaricato dal Comune, Nicola Zinni, il quale aveva sostenuto che le azioni previste dalle lavorazioni di manutenzione del verde in questione, relative alla messa in sicurezza della pista ciclopedonale della marina di Vasto, non avrebbero provocato impatto
sulle specie e gli habitat presenti nel sito di interesse comunitario. Alla fine è prevalsa la tesi portata avanti dalle associazioni, il cui obiettivo è quello di tutelare il maggior numero di alberi e di limitare l’abbattimento a pochi esemplari.
Anna Bontempo (Il Centro)