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Intensa preparazione nella Comunità di S. Marco Evangelista per la festa di Pentecoste e per lo spegnimento del cero pasquale

“Fratelli e sorelle, nella notte che ha dato vita al “lietissimo spazio” del tempo pasquale, il giorno di cinquanta giorni, all’accensione del Cero, abbiamo acclamato a Cristo nostra Luce. E la luce del Cero pasquale ci ha accompagnati in questi cinquanta giorni e ha contribuito non poco a farci ricordare la grande realtà del Mistero pasquale. Oggi nel giorno di Pentecoste, al chiudersi del Tempo Pasquale, il Cero viene spento, questo segno ci è tolto, anche perché, allenati alla scuola pasquale del Maestro Risorto e infuocati del dono dello Spirito Santo, ormai dobbiamo essere noi “Luce di Cristo” che si irradia, che come colonna luminosa passa nel mondo ai fratelli, per guidarli nell’esodo verso la “terra promessa”.
Vedremo ancora, nel corso dell’anno liturgico, risplendere la luce del Cero pasquale, soprattutto in due importanti momenti del cammino della Chiesa: per la prima Pasqua che vivranno i suoi figli col Battesimo, e per l’ultima Pasqua, quando, con la morte, faranno ingresso nella vera vita”>. Così, al termine della Messa vespertina di ieri, si è rivolto il parroco della Comunità di S. Marco Evangelista di Vasto, don Nicola Fioriti, per procedere al rito dello spegnimento del Cero Pasquale, invitando, poi, i fedeli a cantare, rivolti a Cristo: “Tu sei la luce, tu sei la vita, gloria a te Signore!”.
È stato ancora una volta incisivo l’impegno di don Nicola nel coinvolgere la Comunità, affidata alle sue cure pastorali, per vivere nella pienezza di fede la festa di Pentecoste. Ha preparato, quindi, un libretto-guida, per aiutare la Comunità, dal 16 al 22 maggio, a seguire i canti, le letture e le preghiere in preparazione alla Pentecoste, questo grande giorno liturgico in cui la Chiesa ricorda l’azione del Padre che, attraverso il suo Figlio risorto, effonde su di noi il suo Santo Spirito, Persona-Amore, fonte della vita e anima della Chiesa, che annuncia a tutte le genti le grandi opere di Dio.
Sono stati sette giorni intensi di riflessione, di approfondimento spirituale e di invocazioni rivolte allo Spirito Santo, perché effonda nei cuori dei credenti i suoi doni: la Sapienza (dono della conoscenza di Dio e del gusto di stare con Lui), l’Intelletto (dono che aiuta a non essere superficiali, ma ad arrivare al cuore delle cose), il Consiglio (dono che porta ad individuare la strada giusta, a conoscere il progetto che Dio ha su di noi), la Fortezza (dono del coraggio, della costanza e della tenacia), la Scienza (dono che immette l’amore nel conoscere e ad innamorarci di Dio e di tutte le cose create), la Pietà (dono che ci fa credere sul serio che Dio è Padre e ci ama, dà forza, dà pace e dà gioia) e il Timor di Dio (dono che ci fa consapevoli della grandezza del Signore, della sua dignità e della sua sovranità”.
LUIGI MEDEA
  • Don Nicola Fioriti
  • Copertita del libretto
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