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Laudazi: “La Zes: una grande opportunità per mediare la salvaguardia ambientale e lo sviluppo del porto”

Con grande dispiacere abbiamo avuto modo di osservare un, per certi aspetti, accorato intervento di alcune associazioni ambientaliste in materia di Zona Economica Speciale e con particolare riferimento ai programmi, in corso, per il  potenziamento e la organizzazione funzionale del Porto di Vasto.

Consentiteci di ritenere, nel 2021, artificioso e fuori dal tempo il tentativo di dividere i cittadini e gli operatori economici vastesi in due categorie  – contrapposte tra di loro –, di quelli che tutelano e di quelli che intenderebbero violentare l’ambiente ed il territorio.

Una sorta di divaricazione tra “buoni e cattivi”, in cui secondo le Associazioni sarebbero contrapposte tante persone che intenderebbero ancora  operare per distruggere le zone fragili e protette, in danno delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche, della flora e della fauna protette, al solo fine bieco di  incentivare il lucro facile  ed il guadagno speculativo .

Basta, per favore. Sono convincimenti superati dal tempo, su comportamenti che devono sempre essere vigilati attentamente  ma regolamentati senza terrorismi ideologici.  Le Associazioni possono dimostrare di esistere e di essere presenti, controllando con cura, ma anche battendosi, con forza, per promuovere lo sviluppo e per creare occupazione, operando nella logica ecocompatibile della attivazione di nuovi  posti di lavoro.

Non solo per criticare. Lo ricordiamo ancora.

Non è un controsenso affermare la possibilità di far coesistere  le Riserve regionali della costa vastese con la Zona Economica Speciale e con lo sviluppo del porto, come è già stato fatto,  con successo, in  numerosi e prestigiosi territori italiani ( Gargano, Conero, Salento, Cinque terre, etc).

La specializzazione funzionale, la precisa compartimentazione delle  singole funzioni espletate  nelle varie parti di  territorio e la forte antropizzazione già esistente impongono, infatti, la necessità di trovare un compromesso tra una pianificazione urbanistica che non può cancellare l’esistente (Riserva di Punta Aderci ed Insediamenti produttivi ) ed il fabbisogno di infrastrutture e di investimenti necessari a creare nuovi posti di lavoro , tramite la ZES.

Vogliamo ricordare che la Zona Industriale di Porto di Vasto,  non  era stata proposta nemmeno  nel perimetro del Parco Nazionale della Costa Teatina  , che la relativa  perimetrazione redatta dal Commmissario era stata forzata rispetto alle indicazioni del Comune e che  la stessa zonizzazione finale   è stata necessariamente corretta dalla Regione Abruzzo:  il risultato della ottusità propositiva ambientalista , è stata la mancata conclusione della procedura ed un danno enorme per tutti  . Sarebbe stato meglio un compromesso risolutivo tra le contrapposte esigenze .

Ricordiamo ancora che lo stesso vigente  PAN della Riserva di Punta Aderci  , non è lo strumento idoneo per garantire  il raggiungimento della giusta convivenza tra la  tutela dell’ambiente fragile e protetto e la sopravvivenza del porto e delle aziende insediate, con la ZES . Occorre ,  invece ,un Piano Particolareggiato,  condiviso e mediato, che definisca cosa si puo fare e cosa no, per ogni centimetro quadrato di territorio interessato . Solo allora potrà garantirsi lo successo della pianificazione e della azione amministrativa  .

Certo, bisogna vigilare e monitorare attentamente tutte  le aree ,  insediando le necessarie centraline ,  al fine di  accertare e ridurre possibili fonti di inquinamento, ma anche  per evitare eventuali immotivati allarmismi.

Noi abbiamo già presentato una ipotesi progettuale particolareggiata che , fino ad oggi , nessuno ha voluto nemmeno discutere  ma che , nell’ambito della legislazione vigente, potrebbe assicurare una buona mediazione e la ragionevole  convivenza tra le importanti esigenze di valorizzazione e di tutela ambientale e lo sviluppo economico  del territorio vastese  .

Andiamo avanti insieme a concertare , perché tutti , siamo convinti, ritengono prevalente , in questo difficile periodo sociale ed economico della nazione , la creazione di posti di lavoro e la concretizzazione di investimenti ecocompatibili che possano garantire  nuovo sviluppo ed occupazione nel nostro comprensorio.

Il Nuovo Faro – Edmondo Laudazi

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