C’è il giudizio positivo di “compatibilità ambientale” dei Ministeri della Transizione ecologica e della Cultura sul progetto della Eco Fox di Punta Penna per la realizzazione di una nuova sealine con annesso campo boe per lo scarico di olii vegetali. Il decreto firmato da Roberto Cingolani e da Dario Franceschini – e contro il quale è possibile presentare ricorso al Tar – arriva dopo il parere favorevole della Commissione tecnica che ha però prescritto un piano di monitoraggio.
Le conclusioni cui sono giunti gli esperti del Dicastero sono condensate in una corposa relazione di 59 pagine, in cui vengono analizzate le possibile interazioni sull’ambiente in seguito alla realizzazione della nuova sealine lunga circa 1350 metri, ma costituita in realtà da due linee, una dedicata allo scarico dell’olio vegetale dalle navi cisterne e l’altra in cui defluirà l’acqua utilizzata nelle operazioni di spiazzamento e riscaldamento della condotta, poste l’uno a fianco all’altra.
Le condotte saranno interrate a una profondità di circa 1 metro al di sotto del fondale marino, fatta eccezione del primo tratto che verrà interrato ad almeno 4 metri sotto il fondale marino. La Commissione tecnica ha anche analizzato l’impatto dovuto a eventuali malfunzionamenti, dopo aver preso in considerazione tutti gli scenari possibili di incidente e le relative conseguenze, giungendo alla conclusione “che non è credibile l’ipotesi di scenari di dispersione in mare dell’olio vegetale”.
“La realizzazione del campo boe consentirà il proseguimento e la continuità delle attività economiche connesse alla movimentazione dell’olio vegetale grezzo in ingresso al porto”, scrivono gli esperti del Ministero, “ e il relativo indotto e l’economia locale potrebbero beneficiare del fatto che Vasto sarebbe il primo porto, secondo la logica della razionalizzazione dei traffici, in cui le navi attraccherebbero dopo la partenza dall’Indonesia. Infatti alla nave occorreranno rifornimenti (generi alimentari, acqua, materiali di consumo, ricambi, etc.) da acquistare in loco”.
Insomma, uno scenario completamente opposto a quello prefigurato dalle associazioni cittadine dopo il parere favorevole rilasciato nei mesi scorsi dal dirigente comunale Stefano Monteferrante alla valutazione di incidenza ambientale (Vinca). Secondo il Forum civico ecologista di cui è referente Nicholas Tomeo, “il rischio di sversamenti in mare è tutt’altro che una ipotesi remota, come ci hanno più volte ricordato le cronache nazionali ed internazionali rispetto a impianti uguali a questo”.
“Sulla questione deve ancora pronunciarsi il Comitato di gestione della riserva di Punta Aderci”, sostiene l’assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci, “si tratta di un parere vincolante che deve essere rilasciato prima del procedimento conclusivo”.
Anna Bontempo (Il Centro)