Fughe, cambi di casacca e ritiro di candidature. Inizia “l’after day” nel centrodestra vastese rimasto orfano di un pezzo della Lega. Dopo l’accordo che la consigliera comunale Alessandra Cappa ha siglato con Alessandra Notaro, candidata sindaco dell’aggregazione civica La Buona Stagione, portandosi dietro alcuni esponenti del partito di Salvini, la coalizione non ha ancora deciso quale strada prendere.
Due le alternative: o convergere sulla Notaro (circostanza che verrebbe caldeggiata da Forza Italia e Udc), oppure schierare in campo un candidato di bandiera, nel disperato tentativo di mantenere unito il centrodestra. Il nome che gira con insistenza in queste ultime ore è quello del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Vincenzo Suriani. Ma non è il solo.
Dalle pochissime indiscrezioni che trapelano il tavolo regionale prenderà la sua decisione entro sabato. Ma è tardi, talmente tardi che si sente già parlare di fughe eccellenti. Come quella di Guido Giangiacomo, storico esponente di Forza Italia, di cui è capogruppo in consiglio comunale, già assessore con importanti deleghe (lavori pubblici e pianificazione territoriale) durante l’amministrazione dell’ex sindaco Filippo Pietrocola.
Giangiacomo, che nelle scorse settimane non ha mai fatto mistero del suo disagio per i ritardi nella scelta del candidato sindaco della coalizione, è intenzionato a lasciare il suo partito, ma non certo per convergere sul tandem Notaro-Cappa.
“Esco da Forza Italia”, annuncia il consigliere, “sto riflettendo insieme al mio gruppo sulle scelte da fare. Sto aspettando la decisione del tavolo regionale del centrodestra, ammesso che riesca ad indicare un candidato sindaco. Sono fortemente deluso. Farò le mie valutazioni. Di sicuro non sarò candidato nella lista di Forza Italia”.
Giangiacomo potrebbe non essere il solo a lasciare il centrodestra per approdare verso altri lidi. Anche qualche altro esponente dello schieramento potrebbe fare altrettanto. Insomma, si sta verificando quello che era nell’aria dopo i continui rinvii del tavolo regionale che non ha ancora sciolto il nodo del candidato sindaco. La coalizione che nel 2016 perse per soli 123 voti si sta polverizzando. Alla cocente delusione di elettori ed attivisti, si sta sommando la reazione di chi in questi cinque anni ha portato avanti l’opposizione in consiglio comunale all’attuale amministrazione. Un terremoto in piena regola.
Nel frattempo Orlando Palmer, che nei mesi scorsi aveva annunciato la sua candidatura a sindaco per il movimento Iustitia Nova, ha deciso di ritirarsi.
“Ho preso questa decisione in quanto i più gravosi oneri ed incombenze che questa carica avrebbe comportato sono del tutto inconciliabili con il teatrino che da mesi coinvolge la coalizione di centrodestra, di cui io non condivido il modo di fare”, spiega Palmer. Con la sua uscita di scena gli aspiranti alla carica di primo cittadino restano cinque, visto che all’appello manca ancora il centrodestra.
Nella coalizione il colpo di grazia è arrivato con la decisione della Cappa di dare vita ad una lista civica “Pro Vasto” e di convergere su Notaro. Le due donne hanno stretto un patto politico: in caso di vittoria Notaro sarà sindaco e la Cappa vice sindaco.
“Ho voluto dare una scossa alla situazione che si era generata in città. Ho voluto farlo assumendo su di me la responsabilità di un passo in avanti per il bene di Vasto”. Così Cappa ha spiegato le ragioni della sua scelta che ha scompaginato gli scenari politici cittadini.
Anna Bontempo (Il Centro)
