Tornano sulle barricate i giudici onorari di Vasto e minacciano di dismettere la loro attività limitando la loro funzione a quelle di mera assistenza qualora dovesse proseguire la precarizzazione alla ripresa dell’attività giurisdizionale in autunno.
A dirlo, nero su bianco, la dottoressa Michelina Iannetta, coordinatrice regionale di AssoGot e i colleghi Franca Malatesta, Maria Rosaria Antenucci, Rosanna Buri, Tommaso David e Tito Antonini in una nota firmata da loro firmata.
Già a dicembre organizzarono un flash mob davanti al palazzo di giustizia e protestarono per denunciare la mancata stabilizzazione, l’assenza di contributi previdenziali, il mancato riconoscimento di ferie, malattia e maternità.
“Si tratta”, annotano i giudici “di una condizione lavorativa che si trascina ormai da un ventennio per molti di noi in conseguenza di un regime di proroga che per il suo rinnovarsi ha assunto un carattere di stabile precarizzazione e di una inevitabile rassegnazione che è diventata mortificazione della capacità professionale . La categoria ha dato tanto in questi anni senza alcuna corrispondente soddisfazione . Pertanto se la situazione dovesse perdurare ci adatteremo in buona sostanza alla volontà legislativa che vuole la funzione del giudice onorario cancellare rispetto a quella del giudice professionale Auspichiamo – dice il magistrato – che arrivino presto risposte concrete e convincenti”.
I magistrati onorari vengono pagati solo con la presenza in udienza, non hanno alcuna tutela previdenziale, malattia, maternità. L’esasperazione è tanta e ora invocano giustizia.
Paola Calvano