La tariffa sulla tassa sui rifiuti non aumenta e resta inalterata, ma le opposizioni chiedono sgravi e riduzioni per i cittadini e le famiglie che adottano comportamenti “virtuosi” nella raccolta differenziata. E’ andata in scena martedì mattina in consiglio comunale, riunito con modalità telematica, lo scontro sulla Tari culminato con l’approvazione, con i soli voti favorevoli della maggioranza di centrosinistra, del piano economico finanziario per l’anno 2021. Le opposizioni hanno votato contro.
Il sindaco Francesco Menna ha rivendicato come merito della sua amministrazione il mancato aumento della tassa.
“Ormai da diversi anni manteniamo inalterato il piano tariffario”, ha precisato il primo cittadino, “contrariamente ad altri comuni che hanno applicato aumenti. E’ un piano economico finanziario che si attiene alle disposizioni governative ed ha ottenuto tutti i pareri di legittimità degli enti preposti. E’ rispettoso sia della normativa, sia dei bilanci delle famiglie. La nostra Tari è invidiata dal resto del mondo e la nostra città è pulita e decorosa e di questo ringrazio la Pulchra, la società che ha in gestione il servizio. Abbiamo anche vinto la scommessa del centro del riuso e dell’isola ecologica”, ha rimarcato il sindaco.
Di tutt’altro tenore gli interventi delle opposizioni, le quali hanno ricordato come in altri comuni vicini a Vasto, è il caso di Lanciano a guida centrosinistra, sono stati previsti sgravi e riduzioni.
“Sono tre anni che la legge prevede l’affermazione di un principio sacrosanto per i comuni virtuosi”, ha sottolineato Edmondo Laudazi della lista civica Il Nuovo Faro, “cioè che deve pagare di più chi produce più rifiuti. E’ un piano economico penalizzante. Il Comune deve esercitare un controllo sulla concessionaria affinchè i costi siano utilizzati nell’interesse dei cittadini vastesi”.
Il consigliere ha anche sollevato il problema del Civeta, accusando l’amministrazione comunale di disinteresse sulle sorti del Consorzio pubblico che gestisce il polo impiantistico di Valle Cena a Cupello. Per Dina Carinci del M5S deve essere applicata la “tariffa puntuale, che viene calcolata in base alla produzione di rifiuti. Più si differenziata, meno si paga. Non riesco a capire”, ha aggiunto la consigliera, “perché a Vasto non si riesca ad introdurla nonostante la società che gestisce il servizio sia la stessa da più di 25 anni. Siamo il fanalino di coda dei comuni della provincia di Chieti”.
Non è stato meno tenero Vincenzo Suriani di Fratelli d’Italia.
“Sono oltre dieci anni che in città si fa la raccolta differenziata, ma non si vedono i risultati”, ha insistito, “Vasto è piena di discariche abusive”.
Anna Bontempo (Il Centro)