Il tratto della Strada Statale n. 16 che attraversa il territorio del Comune di Vasto, è risultato nel corso dell’ultimo ventennio, progressivamente sempre più inadeguato agli scopi istituzionali, sia sotto il profilo funzionale che planimetrico dimensionale .
Le funzioni di scorrimento e di raccordo del traffico pesante lungo la dorsale Nord – Sud della fascia adriatica si sono, infatti, intersecate e sovrapposte all’intenso traffico locale sulla direttrice Vasto- Vasto Marina- San Salvo Marina –San Salvo della popolazione residente o ospitata, soprattutto durante la stagione estiva , e al traffico lavorativo diretto verso le Zone Industriali di Porto di Vasto e di San Salvo.
La risultante circolatoria dei succitati fattori interferenti hanno reso il tratto di Strada Statale 16 tra quelli più pericolosi dell’intero territorio nazionale, con un tasso di incidenti riscontrati , di feriti e di vittime che la collocano ai massimi livelli in Italia.
L’Anas, titolare del servizio – per questi motivi – nell’ambito della propria attività di manutenzione, di adeguamento e di miglioramento viabile , anche nel tentativo di giustificare la propria inerzia comportamentale dell’ultimo ventennio , ha messo in programma uno specifico progetto di variante nel territorio di Vasto e San Salvo .
Tale tracciato è stato , però, proposto con l’utilizzo della attuale sede dal confine Nord dell’abitato ( Loc. Zimarino ) fino a Vasto Marina e con la previsione di uno scavalcamento della parte a mare della città – dalla località Trave fino alla loc. Selvotta – tramite la realizzazione alternativa di un tratto in viadotto e/o in galleria che si ricollega ad una viabilità industriale preesistente e che si riaggancia alla stessa SS 16, nei pressi del confine Sud del nostro territorio.
Questa soluzione tecnica è stata da tempo presentata dal Responsabile del Compartimento Anas ma ha sollevato molte perplessità tra i cittadini , in ragione della caratteristica pregevole del territorio attraversato e delle fragilità idrogeologiche ed ambientali dei contesti oggetto di intervento, risultando incompatibile con le aspettative della popolazione.
Di rimando il Consiglio Comunale di Vasto ha unanimemente ritenuto di proporre all’ANAS un tracciato ed un percorso adeguati agli scopi che si intende raggiungere, arretrando l’attuale percorso a ovest dell’abitato , per liberare uno dei tratti più belli dell’intera costa Adriatica dal traffico pesante, lasciandolo libero per un positivo percorso di sviluppo economico e sociale , a forte valenza turistico –ambientale.
La volontà popolare è plebiscitariamente orientata alla individuazione di quel tracciato , recuperato da un progetto già disponibile ed innovativo fatto redigere dalla Provincia di Chieti , in variante all’attuale sede della SS 16, che parte a Nord in corrispondenza del Ponte sul Fiume Sinello, ricalca nel tratto iniziale il percorso di una strada di bonifica dismessa ,prosegue salendo lungo il Vallone Maltempo, per attraversare Sant’Antonio Abate in galleria e ridiscendere a Sud di Vasto Marina ( servendo i suoli dove è prevista la realizzazione del nuovo Ospedale), scavalca la zona industriale di San Salvo e si ricollega alla SS 16, nei pressi del fiume Trigno e della Trignina Questo è ; questo serve a Vasto.
Risulta utile ma estemporanea la proposta di un terzo casello autostradale sulla A14, prima di disegnare la Variante alla SS 16 di Vasto e risulta inutile pensare che si possa mediare con i cittadini sul punto . Il Parlamento Nazionale sta riconoscendo la dovuta priorità alla opera viaria nel senso richiesto ed è giunto il momento che il Governo provveda a Commissariare la Direzione Compartimentale Anas, palesemente non interessata a risolvere il nostro grave problema .
Il Nuovo Faro
Dott.Ing. Edmondo Laudazi