Il sindaco di Vasto Francesco Menna per evitare assembramenti e contagi ha anticipato la sospensione delle attività musicali dalle 3 all’una. Una scelta condivisa dalla Confcommercio.
“Francesco Menna“, spiega la presidente Marisa Tiberio “ha interpretato correttamente le direttive prefettizie. La sicurezza e la salute vengono prima di tutto. L’ordinanza di Menna vuole prevenire focolai che potrebbero rivelarsi gravissimi per le attività commerciali già gravemente ferite dal Covid. Sono certa che anche gli altri sindaci saranno d’accordo sulla necessità di evitare un nuovo lockdown”.
Dal canto suo il presidente del consorzio “Vivere Vasto Marina”, Piergiorgio Molino plaude al divieto di utilizzo delle bottiglie di vetro e alla vendita di alcolici ai minori che fa sapere di aver stampato manifesti e adesivi in proposito. Il Consorzio condivide però il timore che “dall’una alle tre della notte il popolo della movida possa trasferirsi nei comuni vicini. E’ necessaria per questo una riunione anche con gli altri sindaci che dovrebbero uniformare gli orari“, spiega e conclude Molino.
Marisa Tiberio è convinta che anche gli altri sindaci si adegueranno all’ordinanza di Menna.
“E’ necessario – spiega Menna – evitare contatti sociali prolungati. La sicurezza deve venire al primo posto”.
Nettamente contrario alla decisione presa dal sindaco Menna, è Angelo Pollutri, candidato consigliere de La Buona Stagione. “L’ordinanza del sindaco Menna – ha scritto Pollutri in una nota – ha dell’assurdo a cominciare dalla sua interpretazione letterale. E’ un’ordinanza che ha come motivazione norme per la salvaguardia e prevenzione Covid-19 e che parte dalle modifiche ad un’ordinanza sindacale, del 2015, sull’orario di chiusura dei locali durante l’estate. In un colpo solo il sindaco vuole tenere a bada gli interessi sindacali delle associazioni di categoria e di Confesercenti danneggiando gli operatori di Vasto in favore degli operatori del settore di San Salvo, Cupello, Casalbordino e altri comuni come Fossacesia. E’ un’ordinanza poco chiara che non nulla a che vedere con la prevenzione anti covid e la salvaguardia della salute pubblica”.
Paola Calvano