“Siamo qui per proseguire il lavoro iniziato cinque anni fa, migliorandolo ed intensificandolo”. Luigi Rampa, segretario cittadino del partito socialista, presenta la lista “Avanti Vasto”, rinnovata nel simbolo (una vela bianco-rossa con lo sfondo giallo), e traccia le linee della futura azione politica, indicando come una delle priorità l’ambiente.
Lo fa nel Comitato elettorale del sindaco Francesco Menna, sulla circonvallazione Istoniense, dove sono radunati militanti storici del Psi locale, come Maria Luisa Ciufici e Rocco Cerulli, e le consigliere comunali uscenti, Maria Molino e Giovanna Paolino, oltre all’assessore Gabriele Barisano.
“Avanti Vasto è una lista di ispirazione socialista, democratica ed ambientalista”, dice Rampa, “con questa lista intendiamo proseguire un percorso iniziato anni fa. Quello che mi piace sottolineare è che il nostro gruppo è rimasto invariato dall’inizio del mandato amministrativo. Certo non è stata una passeggiata, ci siamo confrontati all’interno della maggioranza anche in maniera dura, ma sempre con l’intento di trovare una soluzione per la città”.
Rampa ha poi ricordato alcuni obiettivi raggiunti (esternalizzazione della gestione del cimitero, il nuovo bando per i parcheggi a pagamento e per la gestione dei tributi, il regolamento del verde) e le battaglie portate avanti, fra le quali la riapertura degli accessi al mare lungo la costa.
“Le nostre consigliere sono sempre state sul pezzo, non hanno mai abbandonato l’aula”, rimarca, “molto è stato fatto, ma tanto c’è ancora da fare. Noi siamo qui per proseguire il lavoro, migliorandolo ed intensificandolo. Una delle priorità è l’ambiente e la salvaguardia del territorio nelle sue peculiarità. E poi c’è il lavoro. Chiederemo al sindaco una delega specifica. Siamo pronti ad affrontare la campagna elettorale che sarà particolarmente difficile. Abbiamo rispetto di tutti i candidati, ma non temiamo nessuno e siamo certi che il popolo vastese ridarà la fiducia al sindaco Menna e Avanti Vasto”.
Il primo cittadino si è concentrato sulle battaglie portate avanti dalla sinistra, “come quella sulla Via Verde, l’isola ecologica inaugurata nei mesi scorsi, contro l’edificazione selvaggia. Battaglie comuni che sono diventati beni collettivi. Oggi non c’è più bisogno di scendere in piazza per difendere la riserva di Punta Aderci”, sostiene, “la difesa dell’area protetta è diventata un bene collettivo. Se questa lista si va ad innescare con la tematica ambientale fa la cosa più bella che può accadere nella realtà politica territoriale. Oggi la transizione ecologica è una parola abusata. Ci sono persone che si nascondono dietro la transizione ecologica per fare altro. Mi riferisco a quelli che continuano a credere che l’industrializzazione selvaggia sia una cosa prioritaria all’interno di una riserva naturale”.
Anna Bontempo (Il Centro)