Rispunta nel documento approvato dalla giunta regionale guidata da Marco Marsilio approva un documento la realizzazione al San Pio di Vasto della sala emodinamica. Questa volta però l’annuncio non fa esultare nessuno. Anzi. Aumenta ancor di più lo scetticismo dei vastesi.
“La politica degli annunci“, afferma il sindaco di Vasto, Francesco Menna facendosi interprete degli umori dei cittadini “deve cessare per lasciare il posto alla politica del fare. Si riapra per esempio la cucina”.
Il sindaco Menna, attacca dunque la Regione e l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì. “L’assessore deve autorizzare il manager della Asl, Thomas Schael, a riaprire la cucina dell’ospedale di Vasto”, continua il primo cittadino di Vasto. “La Regione deve dare al San Pio nuovo personale e nuove strumentazioni riconoscendo al nosocomio di Vasto e ai vari reparti la giusta valenza per evitare il declassamento. Il San Pio è un ospedale di confine e deve poter fornire all’utenza abruzzese e molisana tutti i servizi: dai controlli alla cataratta, alla colonscopia. Si aggiungano poi investimenti per potenziare il Distretto sanitario riservando ai medici di base maggiore attenzione”.
Sull’apertura della cucina erano intervenuti anche il consigliere regionale del M5S, Pietro Smargiassi, la candidata sindaco, Angela Pennetta e il segretario provinciale del Pd, Gianni Cordisco. Quest’ultimo afferma: “Dopo un anno e mezzo di attesa siamo al nulla. I pazienti di Vasto vengono considerati di secondo livello, possono mangiare, ma freddo“.
In merito è intervenuto anche il consigliere comunale Edmondo Laudazi a detta del quale il problema del miglioramento dei servizi destinati ai pazienti del San Pio, compresa la cucina, va inquadrato in un più vasto contesto di ristrutturazione e riorganizzazione del presidio ospedaliero.
Paola Calvano