«Non molleremo, perché non abbiamo nessuna intenzione di farlo: sul futuro del Tribunale di Vasto, sul futuro dunque di una giustizia di prossimità da garantire a tutti i cittadini, saremo vigili permanenti.
Non per intestarci una battaglia che ci ha visti come movimento civico scendere in campo da protagonisti fin dal primo momento contro la paventata soppressione – lo abbiamo fatto due anni fa assieme a tutti i sindaci del nostro circondario e con il sostegno del presidente delle Camere penali, l’avvocato Giovanni Cerella –, ma la vicenda del nostro importantissimo presidio di legalità richiede attenzione costante. Restiamo convinti che la prospettiva dell’accorpamento con il Tribunale di Lanciano sia la migliore e unica strada percorribile, così da continuare ad avere nella nostra città gli uffici della Procura. Accanto al tema della sicurezza, c’è anche altro che non va trascurato e abbandonato: riuscire a mantenere qui le attività di carattere penale significa continuare a garantire risvolti positivi anche su elementi fondamentali per l’economia locale, c’è un indotto significativo che ruota attorno al nostro Tribunale.
Per tutte queste ragioni, che ci hanno già visti in prima fila, siamo pronti a nuove barricate nel momento in cui dovessimo accorgerci che gli impegni presi finora, prima a seguito della nostra trasferta a Roma presso il Ministero della giustizia il 21 aprile 2019, e di nuovo ribaditi alla vicepresidente del Senato Anna Rossomando, in visita ieri in città, dovessero venire meno. Noi non solo chiediamo la proroga fino al 2023, ma chiediamo la certezza sul futuro. Lotteremo per vedere attuato l’accorpamento di Vasto e Lanciano.
Siamo consapevoli che quattro Tribunali in Abruzzo non siano più sostenibili, ma la soppressione della Giustizia del territorio non è certo la soluzione».
Lo dichiara l’avvocato Angela Pennetta, candidata a sindaco di Vasto per il Movimento civico L’Arcobaleno.
