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Costa abruzzese in fiamme, Pennetta: “La Regione stanzia fondi a tragedia avvenuta”

«A che cosa serve il regolamento per il verde di Francesco Menna? Esattamente un mese fa ci siamo posti questa domanda. Nel vastese i primi incendi iniziavano a bruciare buona parte del territorio. In fumo, già allora, tanto prezioso patrimonio naturalistico anche di macchia mediterranea. Come Cassandra, un mese fa, ci siamo chiesti: che cosa si fa nella nostra città per evitare rovine analoghe? Oggi siamo costretti ad aggiungere: che cosa hanno fatto e che cosa fanno, Comune e Regione, per limitare il disastro? Limitare, ahinoi, perché evitarlo ormai non si può più. In questi giorni attorno a noi è successo di tutto: la costa abruzzese è stata divorata dalle fiamme. Un disastro ambientale terribile.

Eppure nessuno si agita, nessuno fa pubblica mea culpa, a cominciare da chi ha tagliato i fondi per la campagna antiincendio. I vigili del fuoco, a cui va tutta la nostra gratitudine – e con loro ringraziamo gli uomini della Protezioni civile e tutti i volontari che si sono adoperati per domare le fiamme devastatrici –, da subito hanno contestato la Regione per il dastrico taglio di risorse destinate alla lotta attiva agli incendi boschivi. E i risultati di questa scelta scellerata sono oggi sotto gli occhi di tutti, purtroppo: la natura azzerata e i danni tutti ancora da quantificare.

Oggi leggiamo dello stazionamento deciso dalla Giunta Marsilio di poco più di 3 milioni di euro da destinare alla Protezione civile per le attività di potenziamento “delle misure di prevenzione e per il ripristino e il recupero delle aree interessate dai roghi”. Se la situazione non fosse così seria e drammatica – a Pescara la Pineta dannunziana è diventata cenere, a Ortona ci sono state famiglie evacuate e persone ustionate e intossicate – ci sarebbe solo da ridere. Prima tagliano, ignorando il grido di allarme degli addetti ai lavori (come si fa a non tenere conto dell’allerta dei vigili del fuoco?), e, a tragedia avvenuta, stanziano: una logica ridicola e sconsiderata.

Non possiamo non denunciare l’incoerenza e la pericolosità di questo modo di amministrare l’Abruzzo, come non possiamo sorvolare ancora una volta sul silenzio del sindaco di Vasto. Dietro gli incendi, c’è la mano dell’uomo, spesso anche una mano che brucia per pulire senza calcolare il rischio di fiamme che poi non si è capaci di domare. Per questo chiediamo a Menna ancora una volta: sono previste sanzioni per i privati non mantengono in ordine il proprio verde nella nostra città? Vogliamo inasprirle per mettere in piedi un concreto deterrente? O stiamo fermi e inattivi, come al solito, in attesa di nuove tragedie?».

Il duro affondo l’avvocato Angela Pennetta, candidata a sindaco di Vasto per il movimento civico L’Arcobaleno, contro la Regione Abruzzo e il Comune di Vasto.

 

 

 

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