Con delibera n.164 del 3 agosto 2021, la Giunta comunale di Vasto ha impegnato la spesa di 10.000 euro per l’organizzazione dei fuochi pirotecnici in occasione del ferragosto vastese.
Da parte nostra esprimiamo la netta contrarietà a tale iniziativa, soprattutto in questa stagione in cui grandi incendi hanno letteralmente devastato importanti bacini di biodiversità abruzzese e molisana, come gli ultimi incendi che solo qualche giorno fa hanno interessato la Riserva Regionale dell’Acquabella di Ortona, la Riserva della Pineta Dannunziana di Pescara, la pineta Vallevò di Rocca San Giovanni, e la pineta di Campomarino, ma anche i territori di Torino di Sangro, Fossacesia, Casalbordino, Monteodorisio, Cupello, Tu fillo, Dogliola, San Buono e Vasto, con le fiamme che hanno interessato l’Incoronata e la costiera nella zona tra Vignola e Casarza.
A causa di questi incendi sono bruciate vaste aree della macchia mediterranea della Costa dei Trabocchi, boschi dell’entroterra, migliaia di animali sono rimasti vittime delle fiamme, e decine di persone sono state costrette ad evacuare dalle proprie case.
Il forte impatto degli incendi sui territori ha portato la Regione Abruzzo a richiedere al Governo lo stato di calamità naturale – quella stessa Regione che però taglia le risorse destinate ai Vigili del Fuoco per far fronte agli incendi e i fondi per le Riserve Naturali, fondamentali presidi naturalistici e di virtuosa gestione territoriale.
I fuochi d’arti ficio del 16 d’agosto sono sicuri in quanto gestiti da professionisti e da personale assolutamente quali ficato, ma con le immagini degli incendi dei giorni scorsi negli occhi, crediamo che le istituzioni pubbliche debbano dare un segnale importante e, quantomeno per solidarietà e vicinanza alle popolazioni coinvolte, debbano evitare di esplodere fuochi.
Inoltre, dinanzi agli evidenti cambiamenti climatici i quali, secondo gli studiosi, sono la concausa di molti incendi, non possiamo sorvolare sul forte impatto ambientale provocato dai fuochi d’artificio che, scoppiando, liberano ingenti quantità di inquinanti come PM2,5 e PM10, oltre che materiali tossici come acidi e metalli pesanti – senza dimenticare i danni irreparabili provocati alla fauna a causa del fortissimo impatto acustico.
In questo momento più che mai, l’unica cosa di cui questo territorio non ha proprio bisogno, è ulteriore fumo nell’aria.
L’Amministrazione comunale, pertanto, in segno di solidarietà e attaccamento alla questione ambientale, faccia un passo indietro e destini quei 10.000 euro per attività che davvero apportino bene ficio al territorio, o si usino quei soldi per festeggiamenti alternativi ai fuochi, come giochi di
luce con droni, molto spettacolari e ormai largamente usati da tante città in quanto ad impatto praticamente zero.
I cittadini sarebbero i primi a capire ed a condividere tale scelta.