Dopo i gravi disagi vissuti a Ferragosto a causa della mancanza d’acqua dopo la rottura dell’addutrice per imperizia di un agricoltore, ora gli operatori turistici del consorzio “Vivere Vasto Marina” annunciano la messa in mora di tutti gli enti coinvolti.
Balneatori, albergatori e gestori di B&B chiedono un risarcimento danni per i disagi provocati dalle continue interruzioni idriche.
“Quello che è accaduto a Ferragosto – spiega Piergiorgio Molino, presidente del consorzio Vivere Vasto Marina – è stato drammatico. Siamo stanchi delle promesse non mantenute e del continuo scaricabarile. Il Consorzio ha contattato un pool di legali che sta preparando la messa in mora di tutti gli enti che hanno voce in capitolo. Non è giusto che a pagare sia l’utente finale. Oltre al danno economico abbiamo avuto un danno di immagine. Diversi turisti hanno interrotto prima la vacanza. I disagi non sono stati vissuti solo dagli operatori, ma anche dai residenti e dagli ospiti della Casa di cura e di riposo San Francesco”, sbotta Molino.
“Quest’anno – continua – abbiamo sostenuto tutti spese molto alte per il servizio idrico e per la seconda estate consecutiva abbiamo dovuto far ricorso alle autobotti. Chi è responsabile dovrà risarcirci”.
“La conta dei danni varia a seconda della grandezza della struttura, del lido o dell’albergo, ma mediamente il costo del blackout idrico è stato di 1.500 euro per i lidi e 4.000 per gli alberghi. Istituti e condomini lo stanno ancora calcolando”, conclude Molino.
Paola Calvano