Da oggi riaprono le fabbriche dopo le ferie estive, ma sui colossi grava sempre l’incognita degli esuberi. Per la Denso agosto è stato un periodo di novità. Il 13 agosto è stato firmato il contratto di espansione che prevede 65 scivoli volontari verso la pensione.
Lo scivolo pensionistico del governo Draghi permette alle imprese con un organico oltre le mille unità e con progetti di reindustrializzazione e riorganizzazione, di anticipare l’uscita dei propri dipendenti con 5 anni di anticipo rispetto all’età ordinaria.
I sindacati non sono tuttavia ancora soddisfatti. In questi giorni riprenderà quindi la discussione.
“Ammesso che escano volontariamente dalla fabbrica 65 lavoratori , resta da definire la posizione di altri 135 dipendenti – afferma il segretario provinciale della Fim Cisl, Primiano Biscotti che continua: “Il numero dei contratti di espansione è ancora lontano dai 200 esuberi dichiarati dall’azienda”.
Ma non sono solo gli esuberi a preoccupare, ma anche il futuro della fabbrica. I sindacati hanno programmato una serie di incontri a San Salvo con le rsu che più volte hanno ribadito che l’azienda è pronta ad accogliere la sfida dell’elettrificazione.
I rappresentanti sindacali provinciali e nazionali continuano a interfacciarsi con il ministero dello Sviluppo economico e con il ministero del Lavoro invocando risposte e certezze sul futuro dello stabilimento di San Salvo.
Paola Calvano