Con comunicazione interna del 23 agosto 2021, l’azienda impone, che a partire dal 24 cm, coloro i quali vogliono usufruire del servizio mensa a tavola, dovranno essere muniti di green pass, mentre lascia l’opzione del cestino ai turnisti o a chi dimentica il certificato verde.
Come Cobas, riteniamo questo un atteggiamento unilaterale e senza confronto con le RSU aziendali. Fatto al quanto insolito poichè in momenti particolari l’azienda ha sempre chiesto il coinvolgimento di tutti gli attori.
I Cobas il 28 aprile 2020 hanno siglato insieme agli altri sindacati il verbale di accordo per la ripresa in sicurezza delle attività produttive di Pilkington, Bravo e Primo, così come successivamente le linee guida mensa del 5 giugno 2020.
In piena pandemia tali linee guida hanno funzionato perfettamente, con rispetto delle fasce orarie, entrate ed uscite separate, posate, bicchieri, bottiglie e perfino olio, sale ecc… tutto monouso, ventilazione continua, tavoli singoli rettangolari di 2 metri max 2 persone disposti a capo tavola, distanziati 1,5 metri l’uno dall’altro.
Riteniamo di essere stati capaci di adottare per ogni situazione tutte le precauzionipossibili e ridotto al massimo il diffondersi del virus negli stabilimenti del Gruppo NSG di San Salvo. Mentre l’azienda si mette al riparo, applicando le norme dell’amico Draghi, la domanda ci viene spontanea: dove dovrebbero andare a mangiare il sacchetto i lavoratori turnisti e quelli sprovvisti di green pass? Forse negli uffici (per i più fortunati) ?. Nei gabbiotti mensa di reparto (sempre occupati) ? locali piccoli che possono contenere al max 3 lavoratori (a questo punto venendo meno norme di riferimento) e considerato i tempidi pausa ridotti di solo 15’, con il rischio di appoggiarsi dove capita, mangiando come bestie ?
Come Cobas vogliamo ricordare a questa società che ci sono reparti con impianti dove le norme di contenimento Covid, sono pari a zero, si lavora a stretto contatto e non ci sono verificati fenomeni di contagio di massa (fortunatamente solo casi sporadici) che non hanno fermato le linee per quarantena. Inoltre facciamo presente, che mentre si pretende a gran voce il green pass, assistiamo in azienda ad un palese allentamento di norme anticontagio per covid.sars2.
Pertanto, come Cobas riteniamoche venga avviato con immediatezza un confronto urgente con le RSU di stabilimento, in quanto la mensa è un bene primario e nessuno deve esserne privato.
Chiediamo di mantenere attivi i protocolli e le linee guida anti Covid 19 già in essere.
Contrariamente avvieremo tutta una serie di iniziative nel rispetto di tutte le condizioni di vita aziendali.
COBAS del Lavoro Privato
Esecutivo provinciale Chieti – Pescara