Diverse le aziende del Vastese costrette a rallentare la produzione per la carenza di componenti elettronici e più in generale delle materie prime. Al momento nessun lavoratore è stato rimandato a casa, ma il problema sussiste e sta creando diversi disagi. La colpa è la mancanza die materia prima. A soffrire il più è il settore dell’automotive.
“Il problema è iniziato a marzo con il blocco di una nave nel Canale di Suez ma poi settimana dopo settimana è cresciuto”, dice il direttore dell’AssoVasto, Giuseppe La Rana che esprime forte preoccupazione. “Diverse aziende ci informano che in questa fase a creare problemi è la mancanza di materie prime, in particolare di materiale metallico piuttosto che microcomponenti”.
I problemi di importazione stanno diventando un incubo e i problemi logistici e di trasporti obbligano le aziende a rallentare la marcia. I settori coinvolti sono l’automotive ma anche il fotovoltaico, ragione per cui le batterie di accumulo sono ormai rarissime e non ci sono garanzie sui tempi delle forniture.
“Il problema certo non riguarda solo il Vastese – precisa il dirigente di AssoVasto. “Certo è che dopo un periodo nero come il lockdown, gli imprenditori volevano rifarsi e invece devono fare i conti con la mancanza delle materie prime”.
A riserntire di questa carenza sono anche artigiani e commercianti. I microchip sono fondamentali per la produzione di elettrodomestici. Tanti i commercianti costretti a spiegare alla clientela che è necessario attendere. La speranza è che venga trovata al più presto una soluzione.
Paola Calvano