Il Comune nomina la Commissione giudicatrice della procedura di gara europea, ma sull’appalto per l’affidamento in concessione della gestione di Aqualand pende un ricorso amministrativo. E’ in programma il 10 settembre, al Tar di Pescara, l’udienza sulla richiesta di sospensiva presentata dalla Maglione srl, una società del gruppo Sarni, che si è rivolta ai giudici amministrativi regionali per chiedere l’annullamento del bando e del disciplinare.
Le ragioni che hanno indotto la società, tra i primi operatori nazionali del settore della ristorazione autostradale, a rivolgersi al Tar tramite un pool di legali, tra cui l’avvocato Giacomo Cerullo di Vasto, sono alcune clausole ritenute “escludenti ed illegittime”. In ballo c’è la gestione trentennale del parco acquatico dell’Incoronata, il cui valore stimato è di 77 milioni di euro.
Secondo la ricorrente il Comune avrebbe previsto dei requisiti che impediscono la partecipazione alla gara ad un raggruppamento temporaneo di imprese al cui interno sia presente un operatore che abbia gestito nel quinquennio 2016-2020 parchi acquatici, tematici o strutture analoghe o similari, con diverse attrazioni, quali quelle acquatiche, di averlo fatto per un periodo non inferiore ai tre anni, anche se non consecutivi e registrando almeno 70mila presenze medie/annue.
Infatti il bando prevede l’obbligo, in capo a tutte le società che formano il raggruppamento temporaneo di imprese, di possedere i requisiti richiesti. Il 10 settembre prossimo si conoscerà la decisione del Tar di Pescara sulla richiesta di sospensiva. Nel frattempo il Comune tira dritto per la sua strada.
E’ di questi giorni la pubblicazione sul sito istituzionale dell’ente di una determina dirigenziale di nomina della Commissione giudicatrice della procedura di gara europea a cui ha partecipato un solo concorrente, cioè l’attuale società di gestione che fa capo all’ingegner Luciano De Nardellis e all’imprenditore vastese, Giovanni Petroro. L’organismo, presieduto dal dirigente Luca Mastrangelo, è formato da Americo Ricciardi, Antonella Marra, Luca Giammichele e Pietro Carlucci.
Alla Commissione è demandato il compito della individuazione della migliore offerta, secondo i criteri e le modalità indicate nel bando e nel disciplinare di gara. La convenzione con gli attuali gestori è scaduta il 14 giugno, ma il Comune ha accordato una proroga tecnica fino a settembre con l’esonero del pagamento del canone 2021 (88 mila euro) per consentire alla società di garantire l’apertura estiva del Parco.
Anna Bontempo (Il Centro)