Si è aperta oggi alle 14 nella sala consiliare “Giuseppe Vennitti” di Vasto la camera ardente di Luciano Lapenna morto questa notte a causa di un brutto male che lo aveva colpito.
ANGELA PENNETTA. Svegliarsi e leggere della notizia che l’Avv Luciano Lapenna non è più fra noi mi ha lasciata attonita nonostante sapessi che da tempo era malato. Non dimenticherò mai di lui il tratto signorile, affettuoso e rispettoso che aveva nei confronti di mia madre Anna Maddalena Zimarino. L’ultima volta ci siamo incontrati al Curandero e a fatica gli si è avvicinato per omaggiarla. Arrivederci in un mondo migliore ad un Politico di razza.
SILVIO PAOLUCCI. È stato un compagno di viaggio disponibile e determinato nella politica a favore dei territori. Con Luciano Lapenna scompare prematuramente un amico, un amministratore appassionato e una persona per bene, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere e apprezzare nel suo lungo percorso a servizio della comunità. Ci mancherà la sua apertura al dialogo e il suo modo sempre cortese e impegnato di mettere a frutto la sua esperienza e di guardare al futuro.
MARCO MARRA. La notizia che non avrei voluto ricevere. questo maledetto male ti ha portato via senza permetterci un saluto come avrei voluto. Se ne va non solo un pezzo di storia della politica abruzzese, se ne va un amico con cui parlare di politica a 360 gradi, di cultura, di diritti civili, di ambiente, con una passione e un apertura che raramente ho trovato nel mio cammino politico. Un cammino che ho fatto con te in dieci anni di amministrazione e in tantissime battaglie portate avanti dentro e fuori le istituzioni. Mi mancherai Luciano, mi mancheranno quei momenti conviviali che con tanta generosità hai sempre saputo organizzare, perchè il rapporto umano è venuto sempre prima di tutto. Ciao compagno Luciano, amico di tante battaglie. Mi mancherai molto.
GUIDO GIANGIACOMO. Ti ho conosciuto quando giovanissimo praticante hai mosso i primi passi nella vita forense presso lo studio di mio padre. Successivamente le nostre vite politiche si sono ripetutamente incrociate. Avevi sempre un consiglio dettato dalla tua esperienza, dato con garbo, scambiavamo opinioni, spesso ci fronteggiavano con determinazione in Consiglio comunale ma sempre chiamandoci per nome come si conviene a due amici, avversari ma mai rivali. Sapevo della tua sofferenza ma rifiutavo di immaginare che avrei mai scritto queste righe. Riposa caro Luciano Lapenna nella pace che infondevi nelle persone che incontravi.
MARIA AMATO. Questo giorno nasce con una notizia dolorosa, la morte di Luciano Lapenna. L’ultima immagine ferma nei miei occhi, la dignità e il coraggio del nostro ultimo colloquio. La percezione della potenza della sua malattia prima di referti e immagini. Luciano è di quella generazione di politici per cui l’onestà è un prerequisito da vivere più che da esibire e la politica un ‘arte, come la tessitura di fili delicati. Non abbiamo avuto sempre la stessa visione, abbiamo avuto dei contrasti ma a differenza di tanti è stato sempre capace di sedersi a discutere, per quei legami di lealtà, rispetto e affetto che non si spezzano. Alla sua famiglia, a Patrizio, a Bianca le mie più sentite condoglianze.
ALESSANDRA CAPPA. Caro Luciano, un giorno mi hai scritto: “Appartengo ad una generazione che crede nei partiti e soffro nel vedere come i grandi valori della sinistra siano stati svuotati del loro profondo senso umanistico. Io non mi arrendo e continuerò a battermi per un mondo migliore. Consentimi di dirti che hai scritto una bella pagina per la nostra città. Davanti alla difesa di un imputato (comunista) hai fatto valere il tuo giuramento e non ti ho visto vacillare mai. Brava. Ti fa onore. Con stima e, se permetti, affetto maturato in alcuni momenti di difficoltà e sofferenza.” Io, con la mia solita impertinenza, ti ho risposto che era stato un onore e un piacere difendere un comunista come te. Eravamo al termine di una grande battaglia, non solo giuridica ma anche etica e morale. Che tu hai vinto, in ogni senso. Riposa in pace, caro Luciano.
PIETRO SMARGIASSI. La scomparsa di Luciano Lapenna tocca profondamente tutta la comunità vastese, e non solo. Un uomo che ha segnato la storia politica della città per più di 20 anni e che con grande dignità e riservatezza ha affrontato la malattia lasciando in eredità anche questo ultimo insegnamento. Seppur nelle distanze politiche che ci separano con l’uomo e il Sindaco, il rapporto istituzionale e umano è sempre stato basato sul reciproco rispetto e sul confronto costruttivo. Oggi la città di Vasto e l’intera comunità Abruzzese perdono un uomo che ha lavorato tanto per la sua terra. Non sarà dimenticato. Alla famiglia tutta rivolgo le mie più sentite condoglianze, alla Signora Bianca un sincero abbraccio.
SABRINA BOCCHINO. Esprimo il più sincero cordoglio per la scomparsa di Luciano Lapenna a nome mio e della Lega Vasto. Cittadino esemplare da sempre impegnato in battaglie con profondo senso civico e morale, seppur da fronti opposti, è stato un punto di riferimento per i vastesi. Non si è mai risparmiato per insegnare e raccontare, nelle occasioni ufficiali come nella quotidianità, le esperienze della sua lunga carriera politica vissuta nel rispetto delle opinioni di ognuno. Alla moglie Bianca e alla famiglia giungano le più sentite condoglianze.
TIZIANA MAGNACCA. Ciao Luciano! Grazie per avermi accolta con gentilezza e rispetto nella comunità politica del territorio quando, un po’ spaventata dalle responsabilità che mi attendevano, ho iniziato il mio percorso di amministratore. Abbiamo deciso un po’ di cose assieme, guidati dal tuo buon senso e dalla tua capacità di mediazione, una su tutte l’arretramento della SS16. Sempre attento, come tutti gli uomini di profilo pubblico che vengono dalla scuola dei grandi Partiti della Prima Repubblica, al nostro territorio, per il quale mi chiamavi anche quando non eri più sindaco, e mi redarguivi e, spesso, mi invitati ad alzare le ‘antenne’, timoroso che i centri di potere centrali potessero spogliarci di ulteriori servizi e presidi. Con te perdiamo un punto di riferimento, anche solo per un confronto o per uno scontro ( pacatamente, ma ne abbiamo avuti anche noi!). Io, personalmente, non ti dimenticherò mai. Ciao Luciano, che la terra ti sia lieve.