Politici, parlamentari e sindacalisti ricordano Luciano Lapenna. E’ in programma oggi, alle 16, nel cortile di Palazzo D’Avalos la commemorazione istituzionale organizzata dall’amministrazione comunale per celebrare la figura umana e politica dell’ex sindaco, morto all’età di 68 anni a causa di una grave malattia.
Lo staff del primo cittadino Francesco Menna è da giorni al lavoro per assicurare la presenza di quelle personalità politiche che, per i ruoli ricoperti, hanno intrattenuto relazioni politiche ed umane con Lapenna. Salvo imprevisti dovrebbero essere presenti il senatore Luciano D’Alfonso, l’ex vice presidente del Consiglio superiore della magistratura GiovanniLegnini, oggi commissario alla ricostruzione, la deputata del M5S, Carmela Grippa, il segretario generale della Cgil di Chieti, Germano Di Laudo, i rappresentanti dell’Anci-Abruzzo, il coordinatore cittadino del Pd, Simone Lembo e il sindaco di Gissi, Agostino Chieffo.
Saranno i loro interventi a ricordare Lapenna, esponente storico della sinistra vastese, con alle spalle un’intensa attività politica e tantissimi incarichi elettivi ed amministrativi ricoperti.
Lapenna è stato consigliere comunale dell’allora partito comunista a Gissi, suo paese natale, ai tempi della Dc di Remo Gaspari, consigliere regionale, vice presidente del consiglio regionale, assessore provinciale nella giunta di centrosinistra di Tommaso Coletti.
Nel 2006 diventa sindaco di Vasto dopo 13 anni di amministrazione di centrodestra, dapprima con Giuseppe Tagliente e poi con Filippo Pietrocola. Nel 2011 viene riconfermato alla guida del Comune. Nel 2017 viene eletto segretario del Pd, incarico che ricopre fino al 2020 quando rassegna le dimissioni “per favorire il ricambio generazionale”.
E’ stato anche presidente di Anci Abruzzo dal 2014 al 2019. In questi giorni sono stati tanti i messaggi di cordoglio del mondo politico abruzzese. L’ex sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese lo ricorda così.
“La prematura scomparsa di Luciano Lapenna mi ha fatto tornare alla mente tanti ricordi del lavoro che con lui e insieme ad altri compagni abbiamo svolto in questo territorio”, commenta, “quante riunioni e assemblee tenute in tutta la provincia, anche nei paesini più piccoli e difficili da raggiungere. Non ci fermavano la pioggia, il vento, la nebbia e nemmeno la neve. In quei tempi non vi erano i social e andavamo in giro a fare proseliti, a discutere con i compagni, portando la linea del partito e a fare le liste.
Quanto lavoro, quanti sacrifici, il più delle volte si restava senza mangiare, rimettendoci anche la benzina e le spese di viaggio. Facevamo in un anno più chilometri dei camionisti, mettendo tanto impegno e passione al servizio di idee e valori. Avevamo l’ambizione di costruire un mondo migliore e una società più giusta”.
Anna Bontempo (Il Centro)
