“Questo territorio ha delle grosse potenzialità: il mare, la montagna, l’enogastronomia. Bisogna migliorare la qualità dei servizi e vendere bene questo prodotto, recuperando quote di mercato”. Il ministro del turismo, Massimo Garavaglia indica la strada per rilanciare un settore che, pur potendo essere il volano dell’economia locale, stenta a decollare. Lo fa durante un incontro con gli operatori locali riuniti presso l’Hotel San Giorgio di Vasto Marina, che ha visto la partecipazione, fra gli altri, del coordinatore regionale della Lega, Luigi D’Eramo, della consigliera regionale Sabrina Bocchino, del coordinatore territoriale Vincenzo D’Incecco, dell’assessore regionale Nicola Campitelli e del candidato sindaco del centrodestra, Guido Giangiacomo .
“Dobbiamo valorizzare meglio questo splendido territorio”, attacca il Ministro, che ha voluto ascoltare dalla voce dei diretti interessati le problematiche. Gli interventi non sono mancati e hanno messo in luce una serie di criticità: l’abbandono della Marina, la mancanza di controlli, l’insufficienza dei parcheggi, il problema dei servizi e delle infrastrutture. Un cittadino, presente all’incontro, ha ricordato come “Vasto ai tempi della Dc avesse un turismo d’elite” e come, nel corso degli anni, la qualità dei vacanzieri sia andata scemando. Un intervento genuino, da parte di un vastese verace, che ha indotto il Ministro a una serie di riflessioni.
“Perché 60 anni fa c’era l’elite a Vasto e oggi no? Perché s’è persa la qualità”, annota il Ministro, “se i servizi non funzionano si perde punti, non c’è niente da fare. Si parla tanto di destagionalizzazione ma avete la fortuna di avere il mare a poca distanza dalla montagna e questa caratteristica rappresenta un’ottima opportunità per migliorare la qualità del servizio e dell’offerta turistica nel tempo e nello spazio. Noi non possiamo più vivere di sola estate o di solo inverno. Bisogna sapersi organizzare tutto l’anno e vendere bene questo prodotto. Sono uscito in barca con degli amici e ho potuto ammirare la Costa dei Trabocchi, diventata ormai famosa, mentre fino a qualche anno fa la conoscevano davvero in pochi. Noi dobbiamo sfruttare questa enorme potenzialità”.
Anna Bontempo (Il Centro)