Lunedì è tornata a suonare la campanella a scuola e inevitabilmente gli studenti torna a produrre a scuola carta, plastica, cibi e contenitori di varia natura che non possono essere gettati dove capita. Per la Pulchra Ambiente è indispensabile una corretta raccolta differenziata dei rifiuti “scolastici”, ma prima di tutto una campagna di prevenzione che consenta di ridurre a monte la produzione di rifiuti.
“Il riuso – scrive Pulchra Ambiente – è un’ottima pratica per ridurre i rifiuti. Offre una seconda opportunità ad oggetti che altrimenti finirebbero nel cassonetto. Cerchiamo dunque di riutilizzare, anno dopo anno, quaderni e accessori scolastici come lo zaino e l’astuccio. Sono oggetti che non è necessario cambiare frequentemente, possono durare per anni. I grembiuli usati e non più riutilizzabili possono essere conferiti nei contenitori per indumenti usati, così da avviare il materiale tessile a riciclo. I libri e i quaderni in carta, se non possono essere conservati o riutilizzati, devono essere conferiti nei contenitori gialli per carta e cartone. A scuola ricordiamo che tutti gli imballaggi di merende e bevande sono generalmente riciclabili. Il tetrapak, ad esempio, deve essere differenziato con la carta. In ogni caso l’utilizzo di una borraccia evita di produrre giornalmente imballaggi monouso. Attenzione sempre agli oggetti in plastica, come penne, righelli, astucci, etc. che vanno conferiti nel residuo e non nella plastica, poiché non sono imballaggi”.
Pulchra Ambiente mette a disposizione di studenti, insegnanti e collaboratori l’app Junker.
Paola Calvano