SCrive il Collettivo Zona Fucsia: «In questi giorni siamo state spettatrici e spettatori delle tante proteste contro i talebani che sono nate in maniera spontanea in tutte le province dell’Afghnaistan, da Nimroz al Badackshan, per passare poi ad Herat, Jalalabad, Mazar-i-Sharif, Kabul. Donne di tutte le età sono scese in strada: non hanno bandiere né partiti, né associazioni di riferimento, sono semplicemente le donne afghane! Dopo le manifestazioni i Talebani hanno iniziato a punirle, a punire i loro familiari e alcune rischiano addirittura la vita. Non possono più fare riprese dal cellulare, non possono più studiare su testi laici né vestirsi come vogliono. In sintesi, non possono più vivere come prima del regime talebano”.
«Noi donne, in Italia, sentiamo forte la loro richiesta di libertà, di diritti, di pace. Per questo chiediamo a tutte le persone solidali con la loro causa, di scendere in piazza accanto alle donne e al popolo afghano. Siamo coscienti che la loro lotta è anche la nostra, contro tutti i fondamentalismi misogini che ostacolano la vita, l’avanzamento dei diritti e la liberazione di tutte le donne nel mondo. Siamo per la pace, premessa fondamentale per far partecipare le donne alla costruzione delle società che vogliono. Siamo donne, non siamo uno slogan!».