“E’ inaccettabile quanto riferito in aula dall’Assessore Verì in merito alla mia interpellanza sulle cucine dell’Ospedale San Pio di Vasto. Oggi, a seguito delle nostre domande, apprendiamo con sconcerto che non è mai stata fatta un’analisi dei costi benefici relativa all’esternalizzazione del servizio mensa e che non c’è nessuna intenzione di ripristinare il lavoro nelle cucine. A questo punto mi chiedo su che basi economiche si continui a mantenere una convenzione in cui non viene definito il rapporto qualità prezzo e soprattutto sulla base di quale programma siano stati impiegati soldi pubblici per lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria ben sapendo che il servizio cucina al San Pio non sarà mai ripristinato. Ma alle mie domande l’Assessore non dà risposta e quello che emerge è tutto il pressapochismo della gestione Asl dalla Regione a trazione Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia: una gestione scadente che spende denaro senza alcuna visione e che non garantisce una buona qualità del servizio”. Il commento arriva dal consigliere regionale Pietro Smargiassi a seguito della discussione della sua interpellanza sul tema nel Consiglio regionale odierno.
“Sono due anni e mezzo – spiega Smargiassi nel dettaglio – che denunciamo le mancanze del servizio mensa al San Pio. Abbiamo effettuato numerose visite ispettive in cui abbiamo constatato sia carenze strutturali, che poi sono state confermate addirittura dal crollo del controsoffitto, sia dal punto di vista della conformità igienica: ricorderanno tutti che io stesso ho riscontrato e documentato la presenza di topi morti e scarafaggi all’interno della cucina. E oggi sentire dalla voce dell’assessore che i controlli igienici sono stati regolarmente eseguiti in questi anni è una mancanza di rispetto verso tutta la cittadinanza e anche verso chi, come me, dal 2019 segnala e documenta la situazione di degrado e scarso livello di igiene in cui versavano i locali uso cucina dell’Ospedale di Vasto. Come Movimento 5 Stelle abbiamo anche visitato i locali in cui l’azienda esterna prepara i pasti e abbiamo potuto constatare che la materia prima offerta è di ottima qualità, ma è facile capire che i pasti, anche caldi, preparati la mattina all’esterno quando arrivano al San Pio all’ora di pranzo sono pressoché immangiabili, e infatti spesso tornano indietro senza essere stati toccati. La situazione va risolta perché i pazienti, già sottoposti a cure per la tutela della salute, hanno il diritto di nutrirsi in modo corretto e bilanciato. Per questo mi auguro che almeno per la preparazione dei pasti caldi che devono essere consumati nel breve tempo si ripristini il servizio preparazione interno al San Pio, sarebbe anche il modo di non rendere vane le spese di ristrutturazione effettuate per una cucina che a oggi prepara solo latte e Te per le colazioni” conclude.