“La Regione Abruzzo potrebbe perdere gli 8 milioni di euro messi a disposizione dal Piano Proteggi Italia, la manovra voluta dal Movimento 5 Stelle e partita durante il Governo Conte, per contrastare il rischio idrogeologico, il risanamento ambientale e la difesa del suolo. Nonostante le risorse a disposizione a oggi sembra che nella nostra Regione sia tutto fermo e il rischio di vedere persa anche questa opportunità per l’Abruzzo sembra più concreto che mai” ad affermarlo è il vicepresidente della III Commissione Attività produttive di Regione Abruzzo Giorgio Fedele che continua “Ho presentato un accesso agli atti rivolto ad Anci e Consorzi di bonifica, che dovrebbero presentare progetti con la richiesta di finanziamento, e a Regione Abruzzo, che ha il compito di scegliere quali progetti finanziare e comunicarli poi al Ministero competente.
Lo scopo – spiega Fedele – è quello di verificare se e quali progetti sono stati presentati e se ci sono Comuni o Consorzi che hanno presentato gli atti per la richiesta dei fondi e che attendono che la Regione destini loro le somme previste. Seguirò da vicino la questione perché sarebbe assurdo pensare che l’Abruzzo a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia non si muova con ogni mezzo a sua disposizione per avere accesso a risorse importanti per la difesa del suolo soprattutto delle aree interne. Il nostro territorio è particolarmente esposto alle problematiche legate al dissesto idrogeologico e al mancato risanamento del suolo, anche per questo spero di non dover scoprire che di questi 8 milioni ancora non si è fatto nulla o addirittura che i soldi siano stati liquidati dal Governo ma, per un’inspiegabile motivo, non siano ancora stati destinati a quei soggetti pubblici che hanno presentato progetti validi per la tutela del territorio, dei cittadini e delle attività produttive” conclude.