Per la seconda volta l’Emodinamica di Chieti è stata protagonista del congresso nazionale di cardiologia interventistica. Nel corso del tradizionale appuntamento, che si è svolto a Milano nei giorni scorsi, è stato presentato un intervento eseguito dal vivo nelle sale angiografiche del “SS. Annunziata”.
Protagonista è stato un paziente di 75 anni che 2 anni fa era stato sottoposto in un altro ospedale a un intervento chirurgico tradizionale per la sostituzione di una valvola aortica con una protesi biologica. Nelle settimane scorse il paziente si era ricoverato presso l’ ospedale di Chieti per scompenso cardiaco e un ecocardiogramma aveva messo in evidenza una insufficienza grave causata da un’alterazione delle cuspidi della protesi valvolare aortica. Le condizioni del paziente e i rischi connessi a un nuovo intervento chirurgico sono state a quel punto valutate dall’ Heart Team, costitutito da emodinamisti, cardiologi clinici, cardiochirughi e cardioanestesisti, che ha individuato il percorso migliore nella procedura “Tavi”, una tecnica mini invasiva che utilizza un catetere introdotto attraverso una piccola incisione, e rappresenta una valida opzione per i pazienti a rischio per interventoi chirurgico tradizionale.
La procedura è stata eseguita dal direttore dell’Emodinamica Nicola Maddestra e dalla sua équipe: Marco Zimarino (coordinatore), Livio Giuliani, Matteo Perfetti e Serena Rossi, con l’ assistenza anestesiologica di Roberta Aquilani e l’ indispensabile supporto degli infermieri coordinati dalla Isabella Tarì.
La sostituzione della valvola è stata eseguita con il paziente sveglio, in anestesia locale a livello inguinale, sede di inserimento dei cateteri attraverso l’ arteria femorale e completata con l’ impianto della nuova protesi, con completo ripristino della funzionalità.