Una persona è ora rinchiusa nel carcere di Foggia e altre due hanno ottenuto gli arresti domiciliari, tutti e tre ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di fabbricazione e detenzione di materiale esplosivo e furto aggravato continuato ai danni del fallito colpo al bancomat della filiale Bper di Fara San Martino (Chieti), la notte tra l’8 e il 9 ottobre scorso.
E’ il risultato della complessa quanto certosina attività investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Lanciano, coordinati dal tenente colonnello Vincenzo Orlando, che ha permesso di individuare due residenti a Stornara e uno a Orta Nova in provincia di Foggia attraverso la comparazione di diversi filmati che ha permesso di ricostruire l’intera nottata che attraverso un improvviso boato aveva spezzato il sonno degli abitanti del piccolo centro abruzzese alle falde del versante orientale della Majella.
Piccoli dettagli e alcuni importanti particolari partendo da chi aveva visto tre persone allontanarsi a tutta velocità a bordo di un’autovettura Fiat Panda di colore bianco riuscendo e a girare anche un breve filmato. La tecnica utilizzata per provare a scassinare il bancomat è la solita, con la quale si fa detonare una carica esplosiva attivata tramite miccia, attraverso un manufatto metallico a forma di “T”, comunemente chiamata “marmotta”, la cui estremità viene inserita all’interno della fessura che eroga le banconote.
Nell’esplosione uno dei tre è rimasto ferito al fianco da una scheggia metallica, e dopo circa un’ora dal colpo è stato scaricato dai complici al pronto soccorso dell’ospedale di Vasto dove è stato sottoposto ad un’operazione chirurgica e dove è rimasto ricoverato per circa una settimana prima di essere dimesso.
Nel bancomat erano depositati ben 32mila euro. I provvedimenti cautelari sono stati richiesti dalla dottoressa Maria Domenica Ponziani della Procura della Repubblica di Chieti.