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Il silenzio e la memoria: visita guidata al Cimitero Ottocentesco di Vasto

Torna il tradizionale appuntamento di Italia Nostra legato al ricordo dei defunti ed alla richiesta di riconoscimento del valore culturale dei cimiteri.
La recentissima scoperta tra i rottami edilizi del Cimitero di Vasto di un’iscrizione funeraria del 1882 su cui si è sviluppata un’interessante discussione su di un blog cittadino – pone l’accento su un tema sollevato da Italia Nostra fin dal 2013: il Cimitero della città come bene culturale. Considerando il fatto che, terminato nel 1840 e inaugurato quattro anni più tardi (1844), conserva ancora qualche traccia dell’antica pietas sepolcrale ottocentesca, non può essere lasciato in balia della follia edilizia che imperversa nell’area sacrata. Lo straordinario rapporto tra mysterium tremendum e mysterium fascinans costruito dai cittadini vastesi del XIX secolo in ciò che i libri defunctorum locali chiamavano polyandrum (luogo che raccoglie i resti di più corpi umani) non può essere lasciato all’abbandono. La memoria degli estinti va sempre coniugata con la fisicità del luogo in cui quiescunt. Non possiamo più assistere indifferenti all’agonia del sito in cui dormono gli avi di coloro che oggi vivono nella città da loro costruita.
Il cimitero come bene culturale è il tema che verrà affrontato dal prof. Luigi Murolo nella visita guidata che si terrà mercoledì 3 novembre. Appuntamento alle ore 15.00.

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