“Non ho nulla da dichiarare, posso solo dire che a breve rimetterò la mia relazione al Tar di Pescara”. E’ telegrafico il commento di Maurizio Formichetti, il Commissario ad acta nominato dal Prefetto di Chieti, al termine dell’incontro tenuto martedì mattina in Comune. Oggetto della riunione: il parere rilasciato dal Comitato di gestione della riserva di Punta Aderci sul progetto della Escal, la società di Foggia intenzionata a realizzare un impianto per la produzione di leganti idraulici (cemento) nella fascia di protezione esterna dell’area protetta.
Erano presenti oltre a Formichetti, che era accompagnato dal suo consulente ambientale, Giustino Angeloni, il sindaco Francesco Menna, gli assessori Gabriele Barisano (ambiente) e Paola Cianci (avvocatura comunale), i dirigenti comunali Luca Mastrangelo e Stefano Monteferrante e uno dei legali dell’ente, Nicolino Zaccaria. L’incontro – riferiscono in Comune – è stato molto breve e sembra non sia stato particolarmente cordiale.
Formichetti è stato nominato dal Prefetto di Chieti, Armando Forgione con decreto del 19 agosto con il compito di concludere il procedimento “nel termine di giorni trenta dal suo insediamento” , come stabilito dal Tar di Pescara. A distanza di undici giorni dalla nomina il Comitato di gestione rilasciava un parere negativo che nei giorni scorsi è stato impugnato dai legali della Escal in quanto ritenuto “carente di adeguata e sufficiente motivazione” e frutto di una valutazione “superficiale ed approssimativa”.
Il giorno successivo al rilascio del parere il Commissario ad acta convocata una apposita riunione in cui richiedeva a ciascun componente del Comitato di gestione una relazione individuale sulle motivazioni espresse, invito al quale ha aderito solo il rappresentante dell’Arap.
Successivamente in data 8 settembre lo stesso Commissario comunicava al Tar la nomina di un collaboratore esperto in materia chimico-ambientale, nella persona dell’ingegner Angeloni, al fine di poter beneficiare di un supporto specialistico nell’analisi della copiosa documentazione tecnica messa a disposizione dell’azienda.
Ci sono stati anche un sopralluogo sul sito produttivo della Escal e un’altra riunione, ma l’obiettivo di far riesaminare il parere dal Comitato di gestione sembra sia naufragato. Ora, dopo l’incontro di ieri in Comune, non resta che attendere gli sviluppi. E non mancheranno di certo visto che la Escal ha presentato un altro ricorso al Tar contro il parere negativo e visto che il Comune, nella persona dell’assessore Cianci, ha già annunciato di volersi costituire in giudizio nel nuovo contenzioso pendente al tribunale amministrativo regionale con l’obiettivo di difendere l’operato del Comitato di gestione. “Un parere”, sottolinea Cianci, “motivato dal punto di vista ambientale e tecnico”.
Anna Bontempo (Il Centro)