Il presidente dell’associazione “Amici di zampa” di Vasto, Rosanna Florio, ha fatto pervenire al professor Guido Brunetti di Roma, ma di origini abruzzesi e legato alla nostra città fin da bambino da profondi sentimenti affettivi, un messaggio di apprezzamento e di gratitudine per la sensibilità dimostrata con la sua donazione a favore dei cani randagi e di quelli ospiti nel locale canile comunale. E’ la seconda volta che il noto scrittore interviene a beneficio di quelle creature, i cani, i quali “hanno contribuito – spiega Brunetti- al progresso dell’umanità e della scienza, e al benessere bio-psichico e mentale dell’uomo”. Un atto volto anche a sensibilizzare l’opinione pubblica verso il cane che da sempre rappresenta un sicuro sostegno psicologico e affettivo per gli esseri umani, una fonte di gioia e di serenità.
E’ un gesto generoso e nobile per ricordare il suo amatissimo cane, Kimi, scomparso in questi giorni, lasciando- precisa- “un dolore indicibile, un vuoto incolmabile, struggente nel mio animo e in quello di mia moglie Anita e mio figlio Valentino, il quale in un giorno piovoso di quattordici anni fa lo prese con sé sanguinate e sofferente abbandonato in una strada alle porte di Napoli”.
Una triste separazione…
“Una perdita, una separazione, che è, d’accordo con Emiy Dichinson, un abisso di pene. Lasciare il suo bene, il suo affetto, la sua devozione, la sua fedeltà e la sua tenerezza e il suo tenero e gioioso sguardo.
‘E’ l’ombra più dolce mai lasciata’ nella mia mente e nel mio cuore per usare un bellissimo verso di un grande poeta americano, il quale fa dire al suo cane: ‘Ti seguirò anche dopo la morte’. Una perdita che fa male, che genera malessere e brividi di smarrimento”.
Il cane ha un ruolo importante nella scienza. E’ così?
“Kimi apparteneva ad un mondo, quello animale, che ha dato un decisivo contributo allo sviluppo della scienza. Gli scienziati cercano nel cane e negli altri animali le risposte ai misteri del cervello umano. Soltanto attraverso lo studio del cervello animale è stato possibile infatti avviare la comprensione del cervello e della mente umana, dei nostri processi cognitivi, affettivi ed emotivi. Senza modelli animali non sarebbe realizzabile alcuna seria conoscenza delle nostre funzioni cerebrali.
Le storie di successo delle scienze neurobiologiche, della medicina e della psichiatria sono dovute alle meravigliose scoperte tratte dal cane e dagli altri animali. La ricerca animale sull’insulina, ad esempio, ha salvato decine di milioni di bambini da una morte prematura”.
Il cane possiede quindi molte qualità?
“Ci sono prove schiaccianti che nel cane, ma così anche in altri animali, sono presenti affetti, emozioni e attitudine all’apprendimento.
Ricerche neuro scientifiche poi mostrano che anche nel cane sono presenti aree cerebrali che costituiscono la base della coscienza. Animali, come i cani, sono dunque coscienti, hanno una coscienza primaria. Ovviamente, un diverso grado di coscienza rispetto all’uomo.
Ci sono inoltre evidenze scientifiche che esiste addirittura un certo grado di autocoscienza, di consapevolezza di sé”.
Altre straordinarie capacità?
“Esperimenti approfonditi hanno rivelato che nel cane c’è un sistema morale, il quale si è sviluppato a partire dagli istinti primordiali animali milioni di anni fa.
Nella mia ricerca con Kimi ho moltissime prove di stati di empatia, altruismo, coscienza e di comportamenti morali. Anni fa ero seduto con un libro nelle mani. Ero triste e assorto nei miei pensieri per un evento luttuoso. Mi accorgo che il mio cucciolo mi osservava come per capire il mio stato d’animo, indeciso se avvicinarsi, uno sguardo colmo di affetto e tenerezza non sempre in uso negli umani. Lo guardo anch’io con tenerezza, gli sorrido e lui si avvicina e poggia il suo musetto sulle mie ginocchia. Una grande dimostrazione di empatia, un comportamento consolatorio, altruistico. Una eccezionale e stupefacente sensibilità morale”.
Possiede anche qualità intellettive?
“ Ricerche nel campo delle neuroscienze indicano che il cane possiede diversi livelli di intelligenza, come l’abilità a farsi capire e a capirci. E’ in grado di comprendere gli sguardi e ha capacità sociali. La ricerca sulla lettura della mente fa risaltare la sua bravura a immaginare ciò che pensa il suo proprietario (teoria della mente)”.
Insomma, sta dicendo che il cane fa stare bene.
“Il cane- chiarisce il professor Guido Brunetti- è un regolatore emotivo e un terapeuta, giovevole in campo medico, psichiatrico e psicoterapeutico. Induce sedazione neuromotoria, calma, tranquillità nell’animo, dà affetto, gioia e momenti di felicità, trasmette emozioni. L’insieme di questi meravigliosi doni produce effetti benefici sulla salute e il benessere bio-psichico e mentale della persona, attraverso una cascata di ossitocina e altri oppioidi, considerati sostanze del benessere e del piacere, riducendo in tal modo stati d’ansia e di depressione, stress, inquietudine e i tanti malesseri indotti dalla vita moderna.
Il cane lenisce la sofferenza umana”.
Professor Brunetti, una sua conclusione su Kimi.
“Ho parlato di Kimi nei miei libri sul cervello, la mente e la coscienza e su riviste scientifiche, come la “Rivista di psichiatria” e “Neuroscienze”.
Durante questi quattordici anni, Kimi è riuscito a inondare la nostra esistenza di raggi di calore affettivo ed emotivo, ricevendo un bene preziosissimo, gioia, benessere e felicità. Questa, la sua incommensurabile essenza empatica. E’ stato un meraviglioso dono della Provvidenza. Lo sento sempre presente. Non posso uscire senza rivedere la sua immagine che cammina al mio fianco. Una grande afflizione.
E noi esseri umani chiamiamo Kimi ‘cane’ e l’uomo ‘Homo sapiens sapiens’? Ma mi faccia il piacere !, direbbe il grande Totò”.
Anna Gabriele