Un racconto insolito ed affascinante della villa comunale narrato da Alessandro Cianci, studioso ed appassionato di storia locale, nei panni di Don Ciccio Pomponio, il vastese che nel 1923 mise a dimora gli alberi su una brulla collinetta che divenne poi il parco pubblico di Vasto.
Un salto indietro di quasi cento anni. Ha suscitato interesse dei ragazzi dell’Asd Futsal Vasto 2016 e del Branco Lupetti Agesci – in tutto una cinquantina – l’iniziativa promossa dal Comitato cittadino per la tutela del verde. Grande la sorpresa quando gli scout si sono imbattuti con Don Ciccio Pomponio, magistralmente interpretato da Cianci che, per rendere più veritiero il racconto, si è presentato in costume d’epoca con tanto di cappello, mantello e bastone.
“La villa comunale risale al 1923 quando Don Ciccio mise a dimora 202 lecci, ognuno dei quali porta il nome di un soldato morto durante la prima guerra mondiale, creando il viale delle Rimembranze”, ha spiegato Cianci, “realizzò anche le panchine con il legname di risulta delle Ferrovie e la grotta presente nell’area verde”.
I ragazzi hanno ascoltato con curiosità e attenzione la storia di questo personaggio che su una collinetta brulla ha realizzato quella che poi diventata la villa comunale, il polmone verde di Vasto.
Oltre a Cianci erano presenti anche Gianlorenzo Molino, referente del comitato cittadino per la tutela del verde, e Luigi Cinquina, botanico e presidente del Cai di Vasto.
Nel 2023 si celebra il centenario della villa comunale e, in vista di quella importante ricorrenza, le associazioni cittadine hanno intenzione di chiedere che il viale delle Rimembranze, entri a pieno titolo nell’elenco degli alberi monumentali.
Anna Bontempo (Il Centro)