Dall’aula consiliare del Comune di Vasto arriva unanime la voce dei sindaci del Vastese: «Nei nostri territori viene negato il diritto alla salute con la mancanza di servizi forniti dalla sanità pubblica». L’occasione per parlare di questo argomento è stata offerta dal sindaco di Vasto, Francesco Menna, che ha raccolto le rinnovate sollecitazioni che sono giunte da tutti i suoi colleghi. Diversi gli interventi dei sindaci che hanno avuto tutti lo stesso tenore di protesta e la proposta conclusiva di manifestare «anche in maniera rumorosa» sotto la sede regionale a L’Aquila in una delle prossime sedute del Consiglio «per far arrivare le nostre sofferenze».
«Vi ringrazio per la vostra numerosa presenza – ha detto Menna nel suo indirizzo di saluto – e siete qui perché i problemi della salute pubblica abbiamo la giusta attenzione».
Presenti gran parte dei primi cittadini del Vastese che hanno risposto alla chiamata del sindaco di Vasto, al suo fianco seduti nei banchi della giunta l’onorevole Carmela Grippa, il presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale Pietro Smargiassi e il consigliere regionale Silvio Paolucci e il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca.
In sintesi si punti a una riorganizzazione della sanità nel Vastese interno «perché la situazione è disastrosa» ha denunciato Giuseppe Masciulli (Palmoli) ed ha richiesto un incontro urgente con l’assessore regionale Verì «ma che dia finalmente delle risposte concrete perché tutto ciò che sinora è stato promesso è stato disatteso per una sanità da periodo post bellico». Agostino Chieffo (Gissi) ha evidenziato la situazione in cui versa il presidio territoriale di assistenza ancora senza responsabili e con servizi sempre più ridotti. Gianfranco D’Isabella (Carunchio) ricordato la recente sentenza del Tar Abruzzo sul ripristino della guardia medica nel comune montano. Cristina Lella (Torrebruna) ha spiegato che il punto focale è la mancanza di assistenza nei comuni interni ed ha lanciato la proposta di organizzare una manifestazione eclatante. Lino Giangiacomo (Fresagrandinaria) ha invitato le istituzioni regionali a ridisegnare la sanità nel territorio. Tiziana Magnacca (San Salvo) ha parlato di fare gioco di squadra e che comunque il problema della sanità parte da lontano non dimenticando che la Regione per decenni ha pagato lo scotto del commissariamento.
L’onorevole Grippa non ha negato che la situazione della sanità nel Vastese è grave ed è stata denunciata in questi anni dai suoi colleghi del Mocimento 5 Stelle in Consiglio regionale. L’assessorato alla Sanità sta programmando senza ascoltare il territorio considerando le risorse spendibili fino al 2026 con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. E Paolucci parlando di personale ha segnalato che ci sono maggiori risorse a disposizione ma occorre un riequilibrio nel territorio. Per Smargiassi, infine, abbiamo la necessità di continuare a conoscere e ad ascoltare il territorio e l’incontro di oggi ne è la prova.