E’ un tema che interessa moltissime famiglie. Abbiamo chiesto a Sabrina Di Pillo, responsabile del Centro regionale di Allergologia e Pneumologia pediatrica dell’ospedale di Chieti, di rispondere ad alcune domande per chiarire se ci siano controindicazioni e come ci si deve comportare se un bambino soffre di allergie.
Quali rischi ha un bambino allergico di avere una reazione al vaccino Covid?
I bambini con allergie ad alimenti, inalanti, insetti e lattice e farmaci, ma con sintomatologia d’organo non sistemica non hanno maggiori probabilità rispetto alla popolazione generale di avere una reazione allergica al vaccino Covid-19. Anche i bambini con asma ben controllato o con rinite o dermatite atopica non devono assolutamente essere esclusi dalla vaccinazione Covid-19. Infatti in tali soggetti la vaccinazione può essere eseguita senza precauzioni particolari e in strutture territoriali. Il rischio di sviluppare reazioni allergiche alla somministrazione del vaccino Covid in questi bambini è uguale a quella della popolazione generale.
A quali bambini va riservata maggiore attenzione?
Un’attenzione particolare deve essere riservata ai soggetti con anamnesi di reazioni allergiche gravi di tipo anafilattico a qualsiasi tipo di allergene, caratterizzate da un impegno di tipo cardio-respiratorio sistemico. Essi dovrebbero essere vaccinati in ambiente protetto (preferibilmente ospedaliero) con un periodo di osservazione di almeno 30 -60 minuti previa esecuzione di consulenza allergologica. Le società scientifiche nazionali e internazionali hanno proposto una stratificazione del rischio allergologico e indicato per quali pazienti sia necessaria una valutazione del medico specialista allergologo prima di effettuare la vaccinazione. Tale visita medica si rende necessaria per pazienti considerati a medio/alto rischio allergologico, ovvero:
- Pazienti con una storia clinica di reazione anafilattica dopo somministrazione di farmaci iniettabili, vaccini o altri allergeni come lattice o veleno di imenotteri ;
- Pazienti con asma bronchiale non controllata;
- Pazienti affetti da mastocitosi o anafilassi.
Per tutti questi pazienti la somministrazione del vaccino è sempre possibile sulla base delle indicazioni dello specialista allergologo, ma è necessaria:
- la vaccinazione in ambiente protetto;
- un’osservazione prolungata, dagli usuali 20 minuti a 60 minuti;
- la stabilizzazione della malattia di base;
- una premedicazione con farmaci appropriati quali antistaminici per bocca.
Tutti gli altri pazienti con storia clinica allergologica diversa da quelle sopra descritte presentano un rischio di reazione pari a quello della popolazione generale e pertanto possono effettuare la vaccinazione Covid in condizioni standard, come chiunque altro.
Quando è controindicato il vaccino Covid-19 nei bambini allergici?
Solo in quei bambini allergici a una componente del vaccino (il polietilenglicole o polisorbato) . I vaccini per il Covid-19 attualmente disponibili contengono il polietilenglicole (PEG) e polisorbato come ingredienti aggiunti. Il PEG è utilizzato in molti medicinali (es. lassativi, dentifrici, creme dermatologiche). L’allergia al PEG è rara e di solito nei casi segnalati sono state evidenziate diverse reazioni a medicinali apparentemente non correlati tra di loro. In caso di sospetta allergia al PEG/polisorbato è opportuna una consulenza allergologica prima della vaccinazione. Infatti questi bambini sono considerati pazienti ad alto rischio e necessitano di un approfondimento diagnostico. Inoltre in caso di ipersensibilità accertata a tali eccipienti con reazioni anafilattiche, il vaccino potrebbe essere loro sconsigliato. L’altra controindicazione è una reazione anafilattica grave alla prima dose.
E’ possibile effettuare una prevenzione?
Non è stato studiato l’effetto della somministrazione profilattica di antistaminici sulla risposta alla vaccinazione, pur tuttavia può essere consigliato l’uso di antistaminici dal giorno precedente la somministrazione e per i cinque giorni successivi. Mentre abbiamo la certezza che l’uso di steroidi prima della vaccinazione diminuisca la risposta immune al vaccino e pertanto non è indicata alcuna terapia profilattica anche nei soggetti predisposti a reazioni allergiche.
I bambini allergici al lattice, uovo, latte, pesce possono essere vaccinati normalmente?
Il vaccino non contiene lattice né proteine dell’uovo né del latte né pesce e pertanto la vaccinazione non è controindicata in soggetti con queste allergie.
Quali sono le precauzioni nel bambino asmatico?
I soggetti con asma allergico (sia allergico sia non allergico) grave non controllato con la terapia dovrebbero rimandare la vaccinazione fino a quando l’asma non sia adeguatamente controllato. I pazienti con asma allergico grave ben controllato possono comunque essere sottoposti alla vaccinazione, ma devono rimanere in osservazione per 60 minuti. Tutti i pazienti con storia di reazioni allergiche minori a farmaci, alimenti, inalanti o altre sostanze possono effettuare la vaccinazione rimanendo in osservazione per 15 minuti. Tutti i bambini con allergie possono essere vaccinati. I pazienti con pregresse reazioni anafilattiche devono rimanere in osservazione 60 minuti. I pazienti con allergie note ai componenti del vaccino dovrebbero consultarsi con un allergologo ed effettuare la vaccinazione in ambiente protetto.
Si può fare una stratificazione del rischio allergologico.
Il bambino allergico che fa immunoterapia o terapia con farmaci biologici come deve comportarsi in caso di somministrazione di vaccino Covid?
Si consiglia di sospendere tali terapie per 48-72 ore prima e dopo la somministrazione del vaccino.
Perché viene somministrato un terzo di dose rispetto agli adulti? Forse per limitare gli effetti sul bambino?
Si è visto che i bambini rispondono bene al vaccino e basta una quantità ridotta per la produzione di anticorpi. Succede anche con altre profilassi. I piccoli hanno un sistema immunitario molto vigile.
È vero che prima di vaccinarli è bene eseguire analisi?
No, non ci sono esami utili. La valutazione sulla somministrazione del vaccino spetta al pediatra che conosce la storia clinica del giovane paziente e decide sulle modalità di intervento.
Allergia e coronavirus?
La domanda che ci si pone è se i bambini asmatici e allergici siano a maggior rischio di complicanze da Covid-19. Sembra che non ci sia nessuna correlazione, anche se questo è il periodo in cui iniziano le allergie da acaro e alternaria e la comparsa di tosse e raffreddore potrebbe confondere e preoccupare le mamme. La sintomatologia è molto diversa poiché la rinite allergica non è accompagnata da febbre, è a salve (cioè a raffiche) e risponde immediatamente alla terapia antistaminica.
I benefici della vaccinazione considerati nel contesto della morbilità e mortalità da Covid-19 superano di gran lunga il rischio di reazioni anafilattiche. E’ necessario, pertanto, a nostro avviso mantenere tutte le possibili misure di contenimento e isolamento dei casi anche in età pediatrica per evitare l’inesorabile prosecuzione della catena dei contagi che interessa attualmente il 20-30 % della popolazione pediatrica.