Affida al parroco, don Silvio Santovito le parole di scuse verso i figli, Angelo Bernardone, 74 anni che il giorno di San Silvestro ha ucciso la moglie 72enne malata di Alzheimer gettandolo nel fiume Osento. “Chiedo scusa ai miei figli per quello che ho fatto“. Queste le parole che ha affidato al parroco che ieri ha celebrato i funerali di Maria Rita Conese nella chiesa del Santissimo Salvatore.
Il sindaco, Filippo Marinucci ha portato le condoglianze dell’amministrazione a casa dei ragazzi prima della messa. Durante l’omelia il parroco ha detto di aver incontrato in carcere Angelo Bernardone e di avere un messaggio per i figli. “Vostro padre mi ha detto di riferirvi che vi vuole bene. E’ pentito per quello che ha fatto e dispiaciuto per il dolore che vi ha procurato”. Al termine della funzione religiosa il feretro è stato trasferito nel cimitero di Atessa.
Qualche ora prima del funerale il giudice Anna Rosa Capuozzo aveva convalidato l’arresto di Bernardone. L’uomo ha ribadito quanto dichiarato ai carabinieri ripetendo più volte di aver ucciso la moglie perché esasperato. Il difensore, l’avvocato Vincenzo Cocchino ha insistito sulla mancanza di premeditazione dell’omicidio ed ha chiesto gli arresti domiciliari in un luogo diverso dalla casa in cui l’uomo viveva con la moglie e due figli, ma la richiesta è stata rigettata. L’avvocato Cocchino sembra deciso a chiedere che il 74enne venga sottoposto a perizia psichiatrica per comprendere le condizioni dell’uomo quel 26 dicembre prima e dopo l’omicidio.
Paola Calvano