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Nuovo regolamento sui Trabocchi, “No all’aumento delle superfici”

“Sugli scarichi e sul sistema di cottura siamo aperti alle modifiche, ma sulla superficie dei trabocchi non si discute,  resta quella fissata dal regolamento“. La segreteria locale del Pd si mostra intransigente dopo i rilievi del Sian (Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione) della Asl al disciplinare approvato dal Consiglio Comunale a giugno dello scorso anno, che fissa in 130 metri quadri (inclusi cucina e servizi) la superficie massima adibita alla ristorazione sulle antiche macchine da pesca.
All’interno della maggioranza di centrosinistra si è aperta un’accesa discussione dopo la nota inviata poco prima di Natale in Comune dal direttore del Sian, Ercole Ranalli, con cui si evidenziano alcune criticità in ordine alla superficie, agli scarichi e al sistema di cottura previsti nel regolamento.
All’atteggiamento “possibilista” di alcuni esponenti dell’amministrazione comunale, fa da contraltare la posizione di chi difende a spada tratta alcune scelte.
“La superficie dei trabocchi non si tocca”, attacca Simone Lembo, segretario cittadino del Pd, partito di maggioranza, “gli spazi per la ristorazione ci sono, non si riesce a capire perché debbano essere ampliati. Per noi vanno bene le dimensioni previste nel regolamento approvato dal consiglio comunale. Siamo invece disponibili ad apportare le modifiche richieste dalla Asl in ordine alle vasche imhoff, laddove non è possibile l’allaccio alla rete fognaria, e al sistema di cottura dei cibi. Noi abbiamo un tesoro che è rappresentato dai trabocchi, elementi paesaggistici che caratterizzano la nostra costa, in parte ancora incontaminata, che dobbiamo tutelare e rendere fruibile per un turismo sostenibile di qualità e non di quantità. Il lavoro da fare, e che ci dovrà vedere tutti impegnati, è la salvaguardia della Via Verde”, conclude Lembo.
Sulla stessa lunghezza d’onda la lista civica di maggioranza Avanti Vasto.
Il regolamento sui trabocchi è stato il risultato di una grande mediazione politica tra alcune componenti della maggioranza, tra cui il mio gruppo, che avrebbero voluto limitare il recepimento della legge regionale preservando la Costa dei trabocchi e chi propendeva per concedere una maggiore superficie da adibire a ristorazione”, ricorda la consigliera Maria Molino, “sia in commissione, sia in consiglio comunale, mi sono battuta affinché i trabocchi conservassero il loro elemento identitario, soprattutto per quelle strutture sottoposte al vincolo della Soprintendenza. E’ evidente che da parte del mio gruppo non ci sarà alcuna apertura nei confronti di un ampliamento delle superfici da adibire alla ristorazione. Per quanto riguarda invece le altre due proposte di modifiche avanzate dalla Asl in ordine agli scarichi e ai sistemi di cottura si rinvia ai pareri dei tecnici comunali. Sono convinta”, aggiunge la presidenza della commissione affari sociali, “che dobbiamo continuare a batterci per un turismo sempre più sostenibile e di qualità, che miri a valorizzare e preservare il nostro territorio e il suo patrimonio ambientale, storico e culturale”.
Anna Bontempo (Il Centro) 
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