L’iniziativa promossa dall’odv Ricoclaun in collaborazione con la Casa Circondariale di Vasto e tutte le librerie di Vasto: Mondadori, Universal, Libreria di Via Cavour, Pensieri Belli e Nuova Libreria: “libro sospeso per i detenuti” e “Raccolta di libri usati” promossa dal 18 dicembre al 6 gennaio, ha avuto un grandissimo successo. Sono stati donati alla Casa Circondariale di Vasto in tutto 214 libri nuovi e 366 libri usati, tutti in buonissimo stato, per un totale di 580 libri, grazie alla generosità di tante persone, delle librerie che hanno donato a loro volta dei libri, ma anche dell’associazione Vita e Solidarietà e la Pro Loco di Vasto che hanno voluto contribuire alla donazione di libri, comprendendo la validità del progetto.
“Tutto è iniziato da una telefonata”, racconta Rosaria Spagnuolo, presidente della Ricoclaun. “Mi ha chiamato l’educatrice della Casa Circondariale di Vasto, Maria Giuseppina Rossi, per dirmi che un detenuto le aveva chiesto qualche libro da leggere e cosa si poteva fare per aiutarlo. La risposta è stata immediata: un libro sospeso nelle librerie di Vasto e una raccolta di libri usati. Ma nessuno di noi si aspettava un successo simile.” In 24 ore sono state contattate tutte le librerie di Vasto che sono state entusiaste di aderire, ed è stata lanciata l’iniziativa sui social.
C’è stata anche l’idea di fare un piccolo dono a tutti coloro che acquistavano un libro nuovo, un bellissimo segnalibro colorato fatto dai detenuti grazie anche alla collaborazione di Marzia Godi della Tipografia Histonium che ha donato i cartoncini sagomati, su cui i detenuti hanno scritto una frase e decorato con un fiocchetto. “E’ stata”, dice Maria Giuseppina Rossi, “una restituzione simbolica rispetto al dono dei libri, e tutti ci hanno messo cura. Nessuno di noi poteva immaginare la grande generosità, sensibilità e vicinanza della città di Vasto. Anche i libri usati sono stati una risposta forte, tutti in buonissimo stato, dimostrano che sono stati non solo letti, ma anche amati da qualcun altro.
Libri preziosi che fanno quasi da ponte tra il dentro e il fuori. I libri che sono stati donati sono molto diversificati come genere e questo permetterà di andare incontro a tutti i tipi di lettori. Ci sono anche una quindicina di libri in lingua e mi fa molto piacere perché un ragazzo aveva chiesto qualche libro in lingua inglese. La cosa che ci ha colpito molto sono state le dediche meravigliose che sono state messe ai libri nuovi, la più bella è: “alle mille vite che possiamo vivere”. Sono le vite dei libri, le vite vissute, congelate, sospese, in attesa di riprendere.
Ma anche: “Alle strade, per perdersi e per ritrovarsi”, “In attesa di poter riprendere a viaggiare veramente”, “Buona lettura in attesa di riavervi in mezzo a noi”. Esprimono un concetto molto importante, il Carcere inteso come segmento, come un prima e un dopo, una vita libera che si interrompe ma anche ad una vita a cui bisogna ritornare, con dei pensieri, con dei sogni, con dei progetti, dove il libro può essere il compagno di un pezzetto di viaggio.
I detenuti sono poco più di 100, alcuni sono internati e fanno un percorso di riabilitazione attraverso il lavoro, altri si trovano in isolamento per quarantena covid. Visto che i libri sono così tanti si sta pensando di realizzare delle biblioteche per le sezioni, come in una sorta di bookcrossing, in modo da rendere più facile il prestito. Siamo certi che creerà curiosità e interesse”.
Il Direttore della Casa Circondariale, Giuseppina Ruggero, ringrazia l’odv Ricoclaun per l’impegno in questa iniziativa, tutte le librerie per la generosa sensibilità con cui è stata sostenuta l’iniziativa che ha consentito di raggiungere in breve tempo un considerevole numero di libri: 580 tra nuovi e usati, esaudendo il desiderio espresso da alcuni detenuti di ampliare la biblioteca della Sezione Circondariale dell’Istituto. “La risposta della Comunità Vastese”, dice il Direttore, “è stata forte e fattiva, andando ben oltre le aspettative. Rappresenta un prezioso, tangibile segno di solidarietà per i ristretti e di vicinanza agli operatori, di cui siamo davvero riconoscenti.”