L’obiettivo è quello di riuscire ad identificare gli autori del raid vandalico nella pinetina, dove sono stati tagliati due alberi con una precisa tecnica di abbattimento. Ma non sarà facile. Si annuncia difficile il compito della polizia locale e dei carabinieri forestali che domani effettueranno un sopralluogo congiunto nell’area verde di Vasto Marina, presente all’inizio della pista ciclabile che costeggia la riserva naturale e l’area Sic (sito di interesse comunitario).
A dare l’allarme venerdì pomeriggio era stato un residente della zona, che passeggiando all’interno della pinetina aveva notato i due alberi il cui tronco è stato reciso a metà con una motosega, probabilmente durante una incursione notturna.
“Mi auguro che gli autori dei tagli vengano identificati e perseguiti penalmente”, commenta l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano, “per quanto riguarda invece la gestione ci saranno importanti novità: stiamo lavorando ad una nuova proposta”.
Lo scorso mese di luglio è infatti scaduta la convenzione con Legambiente e Wwf che, a titolo gratuito e con la supervisione dello Iaap (Istituto abruzzese aree protette), si sono occupati dal 2017 della gestione della riserva portando avanti insieme al Comune alcune attività. Un’area di fatto in abbandono e priva di controlli.
“Il recente episodio di danneggiamento e taglio di alberi nella pinetina , all’interno della riserva naturale Marina di Vasto, rende ancora più evidente l’urgenza di una gestione efficiente dell’area protetta”, commenta Stefano Taglioli, coordinatore del gruppo fratino, “una gestione che abbia come primario obiettivo la conservazione naturalistica, propedeutica ad ogni altra questione di valorizzazione ambientale e turistica. L’ultimo episodio, che fa seguito a tanti altri, come la disastrosa situazione nella quale versa la delimitazione dell’ambiente dunale, con paletti e corde asportati e i danneggiamenti alle dune durante i lavori di pulizia dell’arenile, dimostra come questa riserva sia stata finora gestita in modo fallimentare nonostante il supporto tecnico di Wwf e Legambiente che avrebbero dovuto essere una garanzia e invece non hanno inciso sulla riserva. Confidiamo nel nuovo assessore all’ambiente”, conclude Taglioli, “affinchè affronti al meglio e con urgenza il problema della gestione, in attesa dei fondi del progetto Life Calliope”.
Anna Bontempo (Il Centro)