“Rimettiamo il futuro della Vastese Calcio nelle mani dell’assessore Carlo Della Penna“. Il Presidente Franco Bolami è deciso dunque a passare il testimone ad altri. A fare infuriare il presidente della Società è stato l’invito di Della Penna a mettere mano alla propria tasca per risolvere i problemi economici della squadra.
“La Regione ed il Comune – ha sostenuto Della Penna – hanno fatto tutto il possibile per dare un supporto alla squadra cittadina. Se non ce la si fa a sostenere la squadra si potrebbe valutare un azionariato popolare in cui i tifosi entrano a far parte della società sottoscrivendo delle quote”.
“Noi ci ritiriamo, lo faccia l’assessore”, la risposta di Bolami che rimarca quanto già affermato e cioè che “entro giugno bisogna raccogliere 120mila euro per iscrivere la squadra al nuovo campionato, fare la fidejussione, occuparsi del ritiro e dei calciatori. Lo faccia lui. Negli ultimi tre anni il Comune ha dato alla Vastese 12mila euro. Una somma irrisoria. La Vastese è dunque in vendita, sempre che sia qualcuno disposto a comprarla pagando quello che vale”, prosegue Bolami che si chiede chi comprerà una squadra che non ha un campo di gioco perché a detta del presidente della società biancorossa “l’Aragona prima di novembre non potrà riaprire ai tifosi”.
Il Comune dal canto suo sostiene che se la società avesse presentato la Scia (Segnalazione del certificato di inizio attività) e l’asservazione da parte di un tecnico, alcuni settori dell’Aragona avrebbero potuto avere il via libera, ma per la dirigenza della Vastese non è così che fa sapere che per le prossime partite che si giocheranno in casa andranno in Val di Sangro.
Paola Calvano
