Nei giorni scorsi nella fabbrica di Piana Sant’Angelo dopo un incontro fra azienda e sindacati, è stato firmato ufficialmente l’accordo dei contratti di espansione. E’ stato l’ultimo passaggio della procedura partita un mese fa con l’accordo raggiunto al ministero del Lavoro tra la Denso Manifacturing e le organizzazioni sindacali.
Sono 80 i lavoratori che con questi contratti saranno accompagnati alla pensione e a cui corrisponderà l’assunzione di 27 figure professionali a tempo indeterminato. Ora però vanno individuati gli 80 lavoratori che hanno i requisiti necessari per lasciare la fabbrica cinque anni prima.
I contratti di espansione non risolvono però i problemi del colosso industriale. Alla crisi dell’automotive e all’incertezza sul futuro dei motori elettrici si uniscono anche i nuovi problemi derivanti dalla guerra in Ucraina.“Per Denso come per tutte le aziende il conflitto potrebbe provocare nuovi danni economici”, afferma Roberto Rossi della rsu Uil che prosegue: “I prezzi stanno salendo così come sono aumentati i prezzi di energia elettrica, gas e costi di trasporto. Poi c’è il crollo delle borse. Lo scenario è preoccupante”.
In attesa che nuovi investimenti sull’elettrificazione siano destinati al mercato europeo, è necessario che la Denso porti a San Salvo lavoro e anche produzioni alternative a quelle attuali.
Paola Calvano