“Un pugno nello stomaco ricevuto proprio mentre stavamo rialzandoci”. Così Pier Giorgio Molino presidente del Consorzio Vivere Vasto marina definisce le conseguenze della guerra in Ucraina sul settore commerciale e turistico.
Il conflitto fra Ucraina e Russia ha prodotto nuovi danni al settore commerciale. I problemi maggiori si registrano nel settore alimentare e ittico. In una città come Vasto dove i menù dei ristoranti sono ricchi di pesce la situazione è particolarmente critica. Nonostante tutto gli operatori non si arrendono e progettano nuove iniziative da varare in estate.
L’Amministrazione comunale di Vasto è pronta a dare una mano. “I disagi sono davvero tanti – conferma Pier Giorgio Molino – questa guerra sta causando l’aumento di molti prodotti alimentari e non solo che incidono sulle nostre attività”.
Consapevoli che anche per i cittadini fare la spesa è diventata una impresa e per molti andare a cena fuori è diventato un lusso i ristoratori cercano ancora una volta di resistere dopo le chiuusre per la pandemia.
“Non abbiamo intenzione – dice Antonio Caruso, titolare del ristorante Mamitas – di far ricadere tutto sui clienti. Stiamo garantendo il servizio con grande fatica. La nostra speranza è riposta nell’incontro che ci sarà a Roma al ministero con i rappresentanti della marineria. Speriamo sortisca l’effetto sperato fermando almeno la crescita incontrollata dei prezzi del gasolio. Se così non fosse, il nostro settore già fortemente penalizzato da due anni di Covid verrebbe travolto”.
Paola Calvano