Dal porto di Punta Penna arrivano buone notizie. Sono infatti terminate la caratterizzazione e le analisi dei sedimenti all’interno del bacino portuale a nord di Vasto. Imminente è dunque la pulizia dei fondali. L’Arap ha ora una rappresentazione cartografica dei fondali e attende solo il via libera affinché si possa finalmente procedere materialmente al dragaggio. L’operazione porterà ad un importante miglioramento del pescaggio che dagli attuali 6,80 metri di passerà a 7,30 metri.
Con i fondali più profondi Punta Penna potrà permettere agli operatori l’arrivo dei navi più grandi e carichi più importanti. Per il dragaggio la Regione ha stanziato 1,8 milione di euro. Le operazioni dovrebbero iniziare fra una quindicina di giorni e terminare a metà maggio.
In merito è intervenuto Pietro Marino della AMV, agenzia marittima vastese e referente del gruppo di imprenditori portuali Oasi che afferma: “Il dragaggio è un passaggio importantissimo per il futuro del porto di Vasto. Con fondali da 7,5 metri, nello scalo vastese potranno arrivare mercantili con 14mila tonnellate di merce. Attualmente i carichi non superano le 10mila tonnellate”.
La Regione, garantisce il proprio appoggio. Due anni fa grazie alla rimodulazione del Piano nazionale degli investimenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione stanziò 12 milioni per le infrastrutture per lavori alla banchina di levante propedeutici alla realizzazione da parte di Rfi (Ferrovie dello Stato) della ferrovia fino al porto. Un anno fa la banchina di levante è stata rinforzata con massi che l’hanno resa meno vulnerabile alle grandi mareggiate
Paola Calvano